la Repubblica, 21 dicembre 2019
La prima volta di Puigdemont in parlamento. Un grazie a Sassoli, una denuncia per Tajani
Sorride trionfante Carles Puigdemont, l’accredito con foto al collo, mentre fa il suo ingresso nella sede dell’Europarlamento a Bruxelles. L’ex presidente catalano sarà (insieme all’ex assessore regionale Toni Comín, come lui rifugiato da due anni in Belgio) il primo beneficiario della sentenza del Tribunale europeo di giustizia che ha riconosciuto due giorni fa a Oriol Junqueras il diritto all’immunità nel momento in cui fu eletto europarlamentare. La differenza per l’ex vicepresidente catalano è che, nel frattempo, è stato condannato a 13 anni di carcere e sarà il Tribunale supremo spagnolo a decidere se rimetterlo in libertà. Puigdemont invece, libero anche se su di lui pende un mandato di cattura europeo (che Madrid potrebbe decidere di sospendere nei prossimi giorni) si è potuto subito presentare nella sede parlamentare nella speranza di poter occupare al più presto il seggio conquistato il 26 maggio. Mancano solo alcune formalità che il leader indipendentista spera si possano risolvere in pochi giorni. Puigdemont ha però già ringraziato il presidente David Sassoli per aver subito chiesto alla Spagna di rispettare la sentenza di Lussemburgo e ha annunciato una denuncia contro il predecessore Antonio Tajani, che gli impedì «in modo arbitrario e illegale» di occupare il suo seggio.