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 2019  dicembre 20 Venerdì calendario

«I pandori Bauli battono il mercato, ricavi a 493 milioni»

Il Gruppo Bauli chiude il bilancio 2018-2019 a quota 493 milioni di euro. «Siamo cresciuti del 3,5%, è più di quanto sono cresciuti i consumi in Italia», dice il presidente Michele Bauli, che quest’anno festeggia il centenario di uno dei marchi storici del gruppo, cioè Motta.
Il business del gruppo veronese – che oltre a Motta possiede Doria, Alemagna, Bistefani e Casalini – ormai è diviso in due. Da una parte c’è il segmento delle ricorrenze (panettoni, pandori e colombe) che rappresentano più o meno il 50% dei ricavi: «In questo segmento – spiega il presidente – siamo leader di settore in Italia, con una quota di mercato del 38%. Questo mercato ha raggiunto il suo picco massimo una decina di anni fa e ora si è stabilizzato». Il grosso della crescita di Bauli, dunque, ormai viene dal resto della produzione, quella cosiddetta continuativa: cornetti, biscotti, snack: «Qui – conferma Michele Bauli – cresciamo anche del 7-8%».
Ai croissant Bauli ha cominciato a guardare una quindicina di anni fa: «I dolci di Natale è dove siamo nati – ricorda il presidente – mio nonno faceva pandori. In questo segmento saremo sempre leader e non smetteremo di innovare: quest’anno, per esempio, abbiamo lanciato il pandoro senza lattosio, l’anno prima quello senza glutine. Ma il mercato delle ricorrenze è saturo e l’export non è una strada adatta a ingrandirlo. In Francia, è vero, il panettone è un dolce che si mangia tutto l’anno. Ma di solito gli unici che acquistano i nostri dolci di Natale e di Pasqua all’estero sono gli italiani che vivono lontano dal Paese». E così, l’export di Bauli non supera la quota del 15%.
Per questo, per crescere, il gruppo ha capito che è necessario puntare su biscotti e cornetti, di cui oggi possiede una quota di mercato italiana pari a circa il 22%. «Nel 2017 abbiamo aperto uno stabilimento in India – ricorda Michele Bauli – ma produciamo solo brioches. All’estero ci sono tassi di crescita elevati, e noi vogliamo esportare i nostri croissant e i nostri biscotti: non possiamo esportare le nostre tradizioni, ogni Paese in fondo ha le sue».
Per Michele Bauli, gli investimenti nell’innovazione continua sono il faro guida dello sviluppo del gruppo: «Oggi i consumatori vogliono soprattutto prodotti legati al benessere ed è nostra intenzione proporne sempre di più. Quest’anno abbiamo lanciato la Girella ai frutti di bosco e i biscotti Bucaneve ai sei cereali». In questa direzione è andata anche l’acquisizione della AlpiPan di Altopascio, in provincia di Lucca, che produce prodotti da forno senza glutine e a basso contenuto proteico.
E il Natale 2019, come sta andando? «Chiuderà in linea con gli altri natali – dice Michele Bauli – per ora i consumi sono ancora abbastanza frenati. Sa, c’è stato caldo fino a qualche giorno fa».