Corriere della Sera, 20 dicembre 2019
Lapo Elkann ha avuto un incidente molto grave. Ora vuole cambiare vita e fare solo del bene
Nei giorni più duri, mentre lottava tra la vita e la morte in un letto dell’Assuta Hospital di Tel Aviv, Lapo Elkann, vittima di un incidente d’auto mentre guidava di ritorno dal Muro del Pianto a Gerusalemme, ha avuto accanto a sé un vecchio amico d’infanzia che vive in Israele. Lo ha soccorso, assistito, ha passato accanto a lui le notti in ospedale. Il 42enne erede ribelle della dinastia Agnelli – ideatore del marchio di occhiali Italia Independent, l’uomo che quando era alla Fiat ha reinventato la 500 – 11 giorni fa è entrato in coma dopo un tremendo incidente nella città israeliana. Ha riportato varie fratture, lesioni polmonari, subìto interventi chirurgici.
Un incidente tenuto riservato fino a ieri mattina, quando la rivelazione del sito internet del Corriere della Sera ha fatto rimbalzare la notizia in tutto il mondo grazie all’eco del social network. Ancora ieri sera l’hashtag #LapoElkann era tra i trend topic di Twitter, a riprova della grande popolarità del personaggio. Molti i commenti di solidarietà, accanto a battute legate alla vita di eccessi per cui Lapo ha fatto periodicamente parlare di sé. Dell’incidente non sono chiare le dinamiche. Lapo era da solo e non sarebbero rimaste coinvolte altre persone.
In questo momento il nipote di Gianni Agnelli non è più ricoverato in Israele ma in convalescenza in un ospedale in Svizzera ed è sulla via del recupero. Lo ha confermato lo stesso Lapo in una videochiamata con il Corriere: «Voglio innanzitutto ringraziare Dio, e poi i medici israeliani e quelli europei. Voglio pregare per i ragazzi giovani che ho visto morire in Israele accanto a me nei letti delle emergenze dell’ospedale, gli amici che mi sono stati vicini, la mia famiglia. Voglio ringraziare Dio per avermi ridato la vita. Voglio dedicare il mio tempo, il mio cuore e risorse economiche a fare del bene – ha continuato – occupandomi della mia Onlus, che non è un capriccio da bambino viziato. Umanamente Lapo Elkann non è come lo descrivono gli altri ma un uomo con il cuore aperto e che ha voglia di fare del bene. Con l’incidente ho capito che è questo il mio nuovo motto di vita». Ne avrà ancora per parecchio tempo, Lapo. Per ora può interfacciarsi con il mondo solo con il cellulare, che ha ripreso a usare da mercoledì. Il suo primo tweet è stato sulla fusione tra Fca e Psa, un pensiero al fratello John Elkann, uno degli artefici della nascita del nuovo colosso dell’auto: «Avete fatto un capolavoro. Batman & Robin = Elkann & Tavares. Bravi ENTRAMBI». In un altro tweet ha ringraziato papa Francesco «per la storica svolta di abolire il segreto pontificio nei casi di violenza e abusi sui minori». Un tema che lo riguarda direttamente: di recente ha ricordato di aver subìto abusi sessuali durante la minore età. Anche per questo ha lanciato la Fondazione Laps (Libera accademia progetti sperimentali): vuole aiutare bambini abusati e con dislessia e iperattività – Lapo ne ha sofferto da bambino – per «riportare, ridare e ridonare il sorriso e la felicità a bambini e adolescenti che non hanno le stesse possibilità, opportunità e privilegi che ho avuto io nella mia vita». Per finanziarla venderà parte del suo noto guardaroba.
È la nuova vita di cui parla. Gli affari, dice, saranno sempre più lontani. D’altronde in Italia Independent ha ormai un partner: è il fondo maltese Centurion, attraverso il quale – come rivelato dal Corriere — il finanziere Enrico Crasso gestisce i soldi della Segreteria di Stato Vaticana.