Da “Circo Massimo - Radio Capital”, 18 dicembre 2019
LA VENDETTA DI TREMONTI SU BANKITALIA - GIULIETTO NEL 2004 FU ALLONTANATO DAL GOVERNO BERLUSCONI PER AVER ATTACCATO FAZIO CHE NON AVEVA VIGILATO PRIMA DEL CRAC PARMALAT. OGGI CON IL DISASTRO DI POP.BARI SI PIGLIA LA SUA RIVINCITA SU VIA NAZIONALE, E NON SOLO: ''QUELL'ANNO PROPOSI DI FARE LA BANCA DEL SUD, ORA LA FANNO RETROATTIVA, COME ESPEDIENTE DI PROPAGANDA POLITICA'' - ''LA BCE HA GESTITO LE CRISI IN MODO DISCUTIBILE'' -
A Bari, con il caso di Popolare, è in corso l'ennesima crisi bancaria. "Crisi bancarie ce ne sono sempre state, nella storia del nostro e di altri paesi. Più o meno gravi, più o meno previste, più o meno segrete", dice Giulio Tremonti a Circo Massimo, su Radio Capital.
Ora si lavora a una Banca del Sud: "Nel settembre del 2004 ero fuori dal governo perché avevo detto qualcosa che non andava bene sulla Banca d'Italia. Il giorno dell'inaugurazione della Fiera del Levante scrissi un articolo intitolato 'La banca che il Sud non ha': era evidente che il sistema bancario del Sud non stava in piedi ed era necessario fare qualcosa per creare una grande banca del Sud. Il mezzogiorno d'Italia è l'unica grande regione d'Europa che non ha una banca propria, specifica, autoctona.
Le aveva, ma le ha tutte perse per varie ragioni. Io volevo fare la Banca del Sud come prevenzione, era in tempo; adesso la vogliono fare retroattiva, come espediente di propaganda politica. La soluzione ex post non è seria, è una cosa estremamente sbagliata".
C'è chi accusa Bankitalia per mancata vigilanza. E a questo proposito l'ex ministro dell'Economia critica l'Europa: "Non è il caso specifico di oggi, ma va aggiunto che enormi problemi li ha creati anche l'Europa, perché ha accentrato la vigilanza, che era uno strumento per gestire le situazioni di crisi. Non è il caso di Bari, ma la gestione delle crisi e del risparmio fatta dalla BCE è stata oggettivamente molto discutibile, non tanto in Germania o altrove quanto in Italia. La crisi che c'è adesso sarà molto più grave", continua, "coi tassi zero, una delle ultime invenzioni europee.
I tassi zero portano il sistema bancario a un'inevitabile crisi, sono uno degli enormi problemi che arriveranno, non solo al Sud o in Italia ma anche altrove. È una bomba a orologeria". Tremonti poi definisce "affidabile" la struttura di Bankitalia, ma specifica: "A volte nei vertici si creano illusioni di onnipotenza, in altri casi c'è stata connivenza, ma non è la caratteristica in sé della Banca d'Italia. Nell'insieme ci sono molte cose su cui ragionare. Ma è il momento di guardare avanti, non di fare processi".
E la nuova commissione sulle banche? "L'ultima commissione è come uno che c'ha gli scheletri nell'armadio e parla dell'armadio: questo è stato il risultato finale, e se vuole un capolavoro politico", dice Tremonti, "Quella è una commissione sul passato e doveva dare indicazioni generali, che non ha dato. Adesso c'è una commissione d'inchiesta, perché tale sarebbe... secondo me questi non hanno capito che la vigilanza dal 2014 la fa la BCE. La Banca d'Italia la fa sulle banche cantonali. Non ha più senso fare un discorso sulla vigilanza della Banca d'Italia. Avrebbe un senso fare un discorso sulla vigilanza in Europa... ma lei questi li vede capaci di capire di cosa stiamo parlando? Io non credo".