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 2019  dicembre 18 Mercoledì calendario

Il tribunale dei ministri di Catania vuole processare Salvini per sequestro di persona

Il tribunale dei ministri di Catania ha chiesto al Parlamento l’autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex ministro dell’interno Matteo Salvini per sequestro di persona. Lo ha rivelato lo stesso Salvini durante la trasmissione Fuori dal coro, su Rete4, mostrando la lettera con la quale gli è stata notificata la richiesta. «Oggi mi è arrivata questa. Sarei colpevole di reato di sequestro di persona aggravato per aver privato della libertà personale 131 immigrati presenti sulla nave Gregoretti. Rischio fino a 15 anni di carcere. Questo è il più grave», ha detto. E poi ha aggiunto: «Ritengo che sia una vergogna che un ministro che ha difeso i confini del suo Paese possa essere processato per essersi occupato della sicurezza dei suoi cittadini». Infine la stoccata ai magistrati: «Mi spiace che tribunali italiani, oggi intasati, debbano perdere tempo per indagare un ministro che ha fatto quello che gli italiani gli hanno chiesto di fare». Il pattugliatore della Guardia Costiera era stato fermo nel porto militare di Augusta (Siracusa) dalla notte del 27 luglio con a bordo oltre 100 migranti soccorsi in mare fino al 31 luglio quando era arrivato il via libera allo sbarco. «Cinque paesi Ue, Germania, Francia, Irlanda, Lussemburgo e Portogallo, più alcune strutture dei vescovi italiani si faranno carico di questi 116 migranti», aveva comunicato l’allora titolare del Viminale su Facebook. I pm avevano sollecitato l’archiviazione dell’inchiesta, ma i giudici Nicola La Mantia, Sandra Levanti e Roberto Corda hanno ritenuto necessario procedere. Il collegio è lo stesso che il 24 gennaio scorso aveva chiesto al Senato l’autorizzazione a procedere contro Salvini per il caso Diciotti. Il Parlamento aveva risposto negativamente, ma in carica c’era il governo gialloverde. Ora – con la maggioranza giallorossa – si pone una nuova questione e non è scontato che l’esito possa essere lo stesso. L’atto è datato 12 dicembre e la pratica sarà esaminata dalla commissione il prossimo anno.