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 2019  dicembre 17 Martedì calendario

BORIS GENERATION – IL 30% DEI DEPUTATI CONSERVATORI ELETTI CON LA VITTORIA A VALANGA DI JOHNSON SONO ALLA LORO PRIMA ESPERIENZA E HANNO UN RETROTERRA PERSONALE UMILE: I TORY HANNO RUBATO VOTI AL LABOUR TRA LA CLASSE OPERAIA DEL NORD E I DEPUTATI RISPECCHIANO L’ELETTORATO – AUMENTANO PURE LE DONNE MA C’È QUALCHE PERSONAGGIO CONTROVERSO, COME LEE ANDERSON, EX MINATORE COMPLOTTISTA - VIDEO -

È la «Boris Generation»: una nuova leva di deputati conservatori eletti sull' onda della valanga creata da Johnson. In molti casi persone giovani e con un umile retroterra personale e familiare: che riflette la nuova composizione dell' elettorato tory, pescato a mani basse tra la classe operaia del Nord che aveva votato laburista da sempre. Il premier li ha incontrati ieri al loro arrivo a Westminster, da dove hanno postato una cascata di foto festanti su Twitter. Sono ben 109, ossia quasi il 30 per cento del totale, i deputati conservatori freschi di conio.

E forse il simbolo di questo rinnovamento è Jonathan Gullis, il 29enne insegnante di liceo eletto a Stoke-on-Trent Nord, una circoscrizione «rossa» fin dalla sua creazione nel 1950: perché lui è un rappresentante sindacale il cui padre faceva il bidello e la madre è cresciuta nelle case popolari. Quanto di più lontano si possa immaginare dallo stereotipo del conservatore «upper class», con l' accento alla Downton Abbey e gli abiti di sartoria. Un altro tory improbabile è Chris Loder, eletto nel West Dorset con la più alta maggioranza mai registrata in quella circoscrizione: e lui è uno che per 20 anni ha fatto il bigliettaio sui treni.

Il nuovo gruppo parlamentare johnsoniano non è soltanto il più «working class» visto finora: è anche quello con la maggiore rappresentanza femminile. Le donne sono infatti balzate da 67 a 86 (anche se rappresentano ancora meno di un quarto dello schieramento tory).

Una di loro è Dehenna Davison, 26 enne di origini proletarie che ha aiutato Boris a sfondare la «muraglia rossa» facendosi eleggere a County Durham, ex città mineraria e bastione laburista nel Nord per ben 134 anni. E saranno persone come lei o come Alicia Kearns, eletta a Rutland e Melton con una maggioranza record sulla base di un programma centrato sugli investimenti nelle infrastrutture locali, che dovranno dare corpo all' agenda di Boris ispirata allo «One Nation Conservatism »: il «conservatorismo di tutta la nazione» orientato a un maggiore intervento pubblico nell' economia e a un sostegno ai programmi sociali e alla spesa pubblica. Un rovesciamento del thatcherismo tradizionale che si riflette nel ribaltamento dell' immagine dei Tory come «partito dei ricchi», a partire dalle facce e dalle storie personali.

Ci sono però anche le spine di personaggi controversi. Come il neo deputato Lee Anderson, un ex minatore ed ex consigliere locale laburista, che faceva parte di un gruppo Facebook che diffondeva teorie cospirative antisemite sul miliardario George Soros. E su un' altra neo-eletta, Sally-Ann Hart, lo stesso partito conservatore aveva avviato una indagine interna dopo che lei aveva condiviso un video anti-Soros e postato commenti islamofobi. Così come l' ex giornalista Anthony Browne aveva accusato gli immigrati di portare infezioni e Aids in Gran Bretagna.