la Repubblica, 17 dicembre 2019
Popolare di Bari: chi si salva e chi no in cinque domande e rsiposte
Che cosa rischiano i correntisti?I correntisti della Popolare di Bari non rischiano niente, neanche nel caso in cui i loro depositi superino i 100 mila euro (cifra garantita dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi) perché non c’è stata risoluzione bancaria e quindi non scatta il burden sharing (condivisione delle perdite) previsto dalla direttiva europea Brrd del 2016.Gli azionisti recupereranno qualcosa?I 69 mila soci della Popolare di Bari si trovano nella situazione opposta: il loro capitale è virtualmente già azzerato. È per questo che le organizzazioni dei risparmiatori stanno chiedendo con forza anche per gli azionisti, «che sono i primi clienti della banca», di inserire «formalmente, fin dal piano industriale da presentare al Fondo Interbancario, la previsione di misure di ristoro per gli azionisti e la salvaguardia degli obbligazionisti».Gli obbligazionisti saranno tutelati?Al momento, è in essere un bond da 213 milioni che scade nel 2021, quindi tra oltre un anno. Visto che c’è stato il salvataggio della banca, che si avvia ad avere due nuovi azionisti, il bond dovrebbe arrivare a scadenza naturale ed essere totalmente rimborsato.Se però, per qualunque ragione, l’operazione dovesse fallire il capitale della banca non sarebbe sufficiente a coprire le perdite e gli obbligazionisti verrebbero con tutta probabilità azzerati.Che cosa succede ai dipendenti?I dipendenti della Popolare di Bari sono 2.700. La Banca d’Italia nel documento di ricostruzione della crisi della banca pubblicato ieri sottolinea come la risoluzione della banca avrebbe impatti occupazionali «rilevanti e difficilmente assorbibili dalla debole economia locale».Circostanza che non si è verificata, visto che è stato varato un intervento di salvataggio. Adesso i sindacati bancari in una nota chiedono «di accendere i riflettori» sui dipendenti e sulla loro situazione.