Corriere della Sera, 17 dicembre 2019
Storia di John e Charlotte e del loro matrimonio, il più lungo di sempre
Durante il loro matrimonio si sono alternati quattordici presidenti degli Stati Uniti. Quello in carica il giorno delle nozze, il 22 dicembre del 1939, si chiamava Franklin Delano Roosevelt, l’Europa era appena precipitata nel baratro della Seconda guerra mondiale e pareva che l’unica cosa bella da registrare per l’anno in corso fosse Over the rainbow cantata da Judy Garland con le scarpette rosse nel Mago di Oz. Eppure il venerdì in cui John e Charlotte Henderson diventarono marito e moglie, in una cerimonia intima con due amici soltanto, avrebbe custodito la promessa tenace e ammirevole di un amore che dura per sempre.
Salvo ripensamenti delle ultime ore, infatti, domenica la coppia festeggerà le nozze di quercia, un nome adeguato alla longevità del sodalizio durato 80 anni e degno della tempra di una pianta secolare. John e Charlotte, che hanno quasi duecentododici anni in due, nelle foto con cui i media americani stanno raccontando la loro storia, ultimo in ordine di uscita il Washington Post, appaiono uniti e sorridenti decennio per decennio. Nel raccontare il segreto di tanta resistenza variano le versioni a seconda di chi parla. Per Charlotte, ogni anno è arrivato dopo l’altro, amandosi e prendendosi cura reciprocamente. Per John, in una coppia bisogna essere dei veri partner, senza mai cercare di superarsi a vicenda, perché non è una gara, ma un cammino. Più vicini lo si percorre, più lontano si va.
Certo, lui non si sarebbe aspettato un tale trionfo, nel 1934, quando per ventisei dollari comprò di seconda mano la Dodge Roadster con cui sperava di far colpo sulla compagna di corso che sedeva proprio di fronte a lui durante la lezione di zoologia nell’Università del Texas, ad Austin. «Furono i soldi meglio spesi della mia vita», ha chiosato qualche giorno fa con una giornalista dell’Associated Press. Anche se Charlotte impiegò cinque anni prima di sentirsi pronta per il grande passo (con ogni probabilità aveva intuito che non sarebbe riuscita a liberarsene tanto facilmente). La luna di miele la consumarono a San Antonio, in un hotel che costava sette dollari a notte. Poi ritornarono alla quotidianità a Baytown, una quarantina di chilometri da Houston: lei, come maestra in una scuola elementare, lui come allenatore di calcio e di basket, prima, e come impiegato nella compagnia petrolifera Humble Oil and Refining Co. (oggi inglobata dalla Exxon), dopo.
Nella loro casa non arrivarono mai bambini, ma a metà degli anni Cinquanta nel soggiorno comparve il primo televisore. «È la mia invenzione preferita», assicura John, oltre ai motori degli aerei. Nel frattempo, John Fitzgerald Kennedy moriva senza aver visto Neil Armstrong lasciare la sua impronta sulla Luna, di Elvis Presley si dichiarava il decesso al Baptist Memorial Hospital, Giovanni Paolo II veniva ferito in piazza San Pietro dal turco Mehmet Ali Agca, l’ex dittatore cileno Augusto Pinochet veniva arrestato dalla polizia spagnola, le Torri Gemelle di New York collassavano davanti alle tv di tutto il mondo, un miliardario con un furetto biondo in testa diventava presidente degli Stati Uniti. E John e Charlotte continuavano a tenersi per mano, placidi testimoni di un mondo che cambiava, mentre il loro amore no.
La certificazione
Il Guinness dei Primati: «È la coppia vivente più longeva». Il segreto? Nessuna competizione
«Fino a qualche anno fa ci piaceva viaggiare, soprattutto in crociera. Siamo stati in Sudamerica, in Scandinavia, in Cina e in dozzine di altre destinazioni. Ora abbiamo dovuto rallentare», ha spiegato John. La regola della lentezza prevede comunque un bicchiere di vino prima di cena, niente sigarette, un po’ di ginnastica nella palestra della residenza per anziani di Austin dove si sono trasferiti da una decina d’anni, il Longhorn Village, almeno una partita all’anno dal vivo della squadra di football della University of Texas, dove John da studente ricopriva il ruolo di guardia e di cui oggi è l’ex giocatore più anziano (compirà 107 anni il 24 dicembre).
Il Guinness dei Primati ha certificato che Charlotte e John Henderson sono la coppia vivente sposata da più tempo. Lei sa qual è il maglione preferito del marito, lui sa come piace il caffè alla moglie. Segni particolari: tanta gratitudine. «Per una vita piena e in salute, uno accanto all’altra». Auguri.