https://www.lettera43.it/banca-popolare-bari-salvataggio-governo-conte-tensioni/, 14 dicembre 2019
Le tensioni nel governo sul salvataggio della Banca Popolare di Bari
La tensione resta alta nella maggioranza, alle prese col salvataggio della Banca Popolare di Bari che ha innescato un’ulteriore frattura nei già fragili equilibri di governo. Il giorno dopo i toni forti utilizzati da Italia viva per stigmatizzare «il salvataggio dei banchieri» da parte di Movimento 5 stelle e Partito democratico c’è spazio per le mediazioni. E per il tentativo del presidente del Consiglio Giuseppe Conte di ridimensionare una questione che rischia seriamente di mettere a repentaglio la tenuta dell’esecutivo.
«NON TUTELEREMO NESSUN BANCHIERE»
«Non tuteleremo nessun banchiere», ha detto Conte nella conferenza stampa sui primi 100 giorni di governo nella Sanità, specificando che sulla Popolare di Bari «interverremo attraverso uno strumento nella pancia di Invitalia, Mediocredito Centrale. Cerchiamo di fare di necessità virtù. Assicureremo a Mediocredito centrale le necessarie risorse per poi, con un fondo interbancario, intervenire per rilanciare la Pop Bari. Avremo una sorta di Banca del Sud degli investimenti a partecipazione pubblica». Il premier ha poi provato a smorzare le polemiche, sottolineando di aver chiarito la posizione di Italia viva sulla vicenda. «Nessuna tensione», ha detto, «abbiamo chiarito, con Marattin ci siamo anche sentiti al telefono».
«MASSIMA TUTELA PER I RISPARMIATORI»
Conte ha poi promesso la massima tutela per i risparmiatori. «Non resteremo mai indifferenti rispetto a una situazione critica di una banca, perché dietro ci sono 70 mila azionisti e tanti correntisti. C’è la massima tutela dei risparmiatori», c’è l’occasione di «approfittare per potenziare il sistema creditizio del Sud e per il rilanciare la Popolare di Bari».
DI MAIO ALL’ATTACCO DI BANKITALIA
È «un’altra banca con mega-buco provocato dai manager e da chi evidentemente doveva controllare e non l’ha fatto bene», è l’opinione di Luigi Di Maio. «Tutti in queste ore parlano di decreto legge. Ma non corriamo troppo. Per noi ci sono due cose da fare prima di arrivare a un decreto: vogliamo sapere da chi doveva sorvegliare cosa è emerso in questi anni. Quante sono state le ispezioni di Bankitalia negli ultimi tre anni? Cosa è emerso? Vogliamo sapere chi ha prestato soldi e a chi». E ancora: «Se dobbiamo mettere soldi pubblici in una banca per evitare che saltino i conti correnti dei pugliesi, quella banca deve diventare di proprietà dello Stato per creare la banca pubblica per gli investimenti. Non faremo come qualcuno in passato con le banche venete, che furono ripulite con i soldi degli italiani e poi furono regalate (al prezzo di un euro) ad altre banche».
SALVINI INVOCA UN COMITATO DI SICUREZZA NAZIONALE
Toni ancor più emergenziali quelli utilizzati da Matteo Salvini. «Se vogliamo salvare l’Italia, fermiamoci e mettiamoci attorno a un tavolo con un comitato di salvezza nazionale», è stato l’appello lanciato dal leader della Lega. «Se salta la Popolare Bari, salta la Puglia e salta l’Italia. Stiamo vivendo un momento drammatico, non penso sia più il momento delle polemiche».
I COMMISSARI STRAORDINARI INCONTRANO I MANAGER
Intanto i commissari straordinari della banca Popolare di Bari nominati il 13 dicembre da Bankitalia, Enrico Ajello e Antonio Blandini, hanno incontrato nella sede barese la dirigenza dell’istituto di credito. A quanto si è appreso, nell’incontro sono state fornite rassicurazioni sull’impegno per lo svolgimento delle attività necessarie alla ricapitalizzazione della banca e al suo rilancio. Sono state anche fornite rassicurazioni rivolte ai correntisti. I conti correnti, è stato sottolineato, non corrono alcun rischio.
UNA NUOVA INDAGINE SULLA BANCA
La Procura di Bari ha invece aperto nelle ultime settimane un’ulteriore nuova indagine sulla banca, oltre quella basata sulla lettera inviata dalla Consob. Questa nasce da un esposto presentato il 15 novembre scorso da un azionista che riguarderebbe gli aumenti di capitale del 2014 e del 2015. Anche in questo caso non ci sono al momento indagati né ipotesi di reato.