il Fatto Quotidiano, 15 dicembre 2019
Il rilancio del M5s passa da Enrica Sabatini e dai facilitatori
Il Movimento 5 Stelle prova a uscire dalle secche attraverso l’operazione di rilancio, anche di tipo organizzativo, a lungo attesa. In un quadro di alleanze profondamente mutate, sono cresciuti i malumori interni (si temono nuovi abbandoni dopo quelli di Ugo Grassi, Salvatore Urraro e Stefano Lucidi in direzione Lega) che sembrano aver messo un’ipoteca sulla leadership di Luigi Di Maio. Nella nuova struttura, il capo politico sarà affiancato da Enrica Sabatini (una dei quattro soci dell’associazione Rousseau presieduta da Davide Casaleggio) a cui saranno affidati il coordinamento e gli affari interni. Vicina a Casaleggio anche la senatrice Barbara Floridia (responsabile e-learning di Rousseau) che si occuperà di formazione e personale. Nella squadra dei facilitatori la pasionaria Paola Taverna (attivismo locale), l’eurodeputato Ignazio Corrao (supporto agli enti locali amministrati), l’ex ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli (campagne elettorali) ed Emilio Carelli, ex direttore di SkyTg24 (comunicazione).
La squadra ha ricevuto il placet dell’84% dei 24.326 votanti (i voti a favore sono stati 20.584, i contrari 3.742, pari al 15,4% del totale) sulla piattaforma Rousseau. Di Maio li presenterà questo pomeriggio al cinema Adriano di Roma insieme ai team del futuro che dovrebbero fare da cinghia di trasmissione tra il vertice e la base che si promette di tornare a coinvolgere nell’elaborazione di idee e progetti da mettere nell’agenda politica del Movimento.
Si tratta di team composti ciascuno da 8 persone che saranno guidati da Gennaro Saiello (imprese), Andrea Cioffi (trasporti e infrastrutture), Dino Giarrusso (istruzione, ricerca e cultura), Valentina D’Orso (giustizia e affari costituzionali), Valentina Ciarambino (sanità), Vincenzo Presutto (economia) e Maria Pallini (lavoro e famiglia). Che lavoreranno insieme a: Luciano Cadeddu (agricoltura), Giampiero Trizzino (ambiente), Iolanda Di Stasio (esteri), Luca Carabetta (innovazione), Luca Frusone (sicurezza e difesa).
I 12 team preposti alle aree tematiche avranno il compito entro tre mesi di raccogliere e valutare i progetti presentati dagli attivisti da discutere ed elaborare durante gli Stati Generali del MoVimento del prossimo marzo. Durante la consultazione online sono state espresse 143.438 preferenze. “In bocca al lupo e buon lavoro”, ha scritto Luigi Di Maio su Facebook. Dove, nel frattempo la polemica investe il transfugo Grassi. Rispondendo a un commento ribatte all’accusa di essere passato con il “nemico” per soldi. “Tra Lega e M5S, come prelievo siamo lì, se volevo arricchirmi passavo al misto”, si difende. Scatenando una gragnuola di dichiarazioni di esponenti di primo piano del Movimento quando ammette che il contributo da 3.000 euro che verserà alla Lega servirà “anche a restituire i 49 milioni” di rimborsi indebitamente percepiti. “Se avesse un minimo di dignità dovrebbe dimettersi”, chiosa Francesco Silvestri, capogruppo M5S alla Camera.