il Fatto Quotidiano, 15 dicembre 2019
sulla sugar tax. Il commento di Daniela Ranieri
Secondo noi i giornali e le Tv non stanno prestando la dovuta attenzione alla nuova, durissima battaglia condotta da Italia Viva. Ce ne dà conto su Twitter la ministra renziana Teresa Bellanova: “La #sugartax è una tassa sulla dolcezza, ecco perché siamo contrari”.
Sono parole forti, come non speravamo più di sentirne dopo “Proletari di tutti i Paesi, unitevi”.
Nell’intervista a Tv2000, Bellanova, ministra del governo che vuole mettere la sugar tax, argomenta: “Ci sono bevande che si fanno solo con lo zucchero. Per esempio il chinotto. Non vogliamo mettere in discussione una filiera di qualità”. Vero. Chi vuole un chinotto amaro? Costruiamo città di zucchero filato, un Tav di marzapane, le rotaie di canditi: sai come s’impenna il Pil, col picco glicemico nazionale.
Aspettiamo la guerra contro l’Iva sul lievito e l’emendamento per calmierare i prezzi di farina e strutto (che servano a questo le donne nel partito di Renzi?). Il partito dell’amore e del sorriso vuole un mondo di crostate appena sfornate e bambini grassottelli come nelle fiabe dei Grimm; è un partito-cuore di panna. Una tassa sulla dolcezza… Capite che qui la satira tace sconfitta, al massimo c’è il Bagaglino.