La Stampa, 14 dicembre 2019
Da Tel Aviv a Gerusalemme in 34 minuti
Con undici anni di ritardo, salvo ulteriori intoppi, il treno da Tel Aviv arriverà alla stazione Yutzhak Navon di Gerusalemme alle 10 e 30 di sabato prossimo. Un bel regalo di fine anno agli abitanti delle due città più grandi Israele, tre milioni di abitanti la prima, 850 mila la seconda, abituati a ingorghi estenuanti negli spostamenti di lavoro o di piacere. Dal 21 dicembre basteranno 34 minuti per spostarsi da un centro all’altro, quando invece in macchina occorre un’ora, a volte anche di più se il traffico è molto intenso. La prima linea ad alta velocità proietta lo Stato ebraico nel club dei Paesi con i mezzi di trasporto più avanzati, e anche più ecologici perché le ferrovie elettrificate hanno emissioni molto più basse per passeggero rispetto alle automobili o ai pullman.
Il primo convoglio partirà alle 9 e 36 dalla stazione Hahagana di Tel Aviv. Poco dopo il secondo lascerà Gerusalemme in direzione opposta. Nelle ore di punta, dalla domenica al giovedì, cioè i giorni lavorativi in Israele, ci sarà un treno ogni trenta minuti, dalle sei del mattino alle nove e mezza di sera, una navetta destinata a trasportare milioni di passeggeri all’anno. Ci saranno anche due coppie di treni il sabato sera, per i gerosolimitani che vanno a godersi la vita notturna di Tel Aviv. I prezzi dei biglietti saranno più che abbordabili, 22 shekel, cioè 5,5 euro, a tratta. In pratica una linea di metropolitana nel cuore più popolato dello Stato ebraico, che permetterà di fare avanti e indietro anche in mezza giornata, a costi molto contenuti.
Il progetto tra rinvii e polemiche
La linea percorre in tutto soltanto 57 chilometri ma la costruzione è stata faticosa, fra continui rinvii e polemiche. Il progetto è stato approvato nel 2001 dall’allora primo ministro Ariel Sharon e doveva essere terminato nel settembre del 2008. La costruzione di viadotti e gallerie è stata però più complicata del previsto. I costi sono lievitati da 2,8 miliardi di shekel, circa 700 milioni di euro, a 7 miliardi, 1,8 miliardi di euro. Un anno fa il premier uscente Benjamin Netanyahu ha inaugurato il primo tratto, fino all’aeroporto Ben Gurion, a una ventina di chilometri dal centro di Tel Aviv. Ma il primo anno di esercizio è stato costellato da chiusure e malfunzionamenti. Adesso la linea dovrebbe entrare a pieno regime e cambiare le abitudini degli abitanti delle due città. Per i pendolari sarà una manna, per i tassisti, soprattutto quelli dell’aeroporto, fra i più esosi nel Paese, una tragedia. —