La storia del calcio in 50 ritrati, Centauria 2019, 13 dicembre 2019
Breve biografia di Gordon Banks
30 dicembre 1937 (Sheffield, Inghilterra) 12 febbraio 2019 (Stoke-on-Trent, Inghilterra)
L’abbiamo rivista di recente, molte volte nello stesso giorno, quello triste della sua scomparsa: la “parata del secolo” di Gordon Banks, il formidabile colpo di reni col quale il portiere inglese tolse letteralmente dalla porta il magnifico colpo di testa di Pelé al Mondiale ’70. L’abbiamo rivista ed è sempre una meraviglia, perché lineare è l’azione, interamente interpretata da fenomeni: la suprema leggerezza con la quale Jairzinho guadagna la linea di fondo per il cross, l’aeronautica eleganza di Pelé mentre si alza nel cielo per colpire schiacciando verso terra, la reattività quasi soprannaturale di Banks nell’intuire la traiettoria del rimbalzo e piazzare la mano esattamente lì, puntuale al rendez-vous col pallone in transito. Narra la leggenda che Bobby Moore, dandogli una pacca mentre andava a posizionarsi per il corner, gli abbia detto allegro “stai invecchiando, una volta queste palle le bloccavi”; ma è una bugia, l’incrocio dura un istante, la versione più credibile è che il capitano gli abbia semplicemente mormorato “well done”, ben fatto amico mio. Di certo Pelé, che atterrando dal colpo di testa aveva già le braccia alzate, contribuì a innalzare quella parata dove ancora troneggia raccontando il suo sconcerto. Mai visto un intervento del genere.
Gordon Banks se ne è andato da poco, soddisfatto dei suoi 81 anni e di una carriera che pur non avendogli riservato molto altro (soltanto due coppe di Lega, oltre al Mondiale ’66), l’ha inserito senza discussioni nell’olimpo dei numeri uno. Erano anni in cui non si cambiava squadra facilmente e Banks si limitò a passare dal Leicester allo Stoke City nove mesi dopo il titolo mondiale, restando così a lottare per piazzamenti poco significativi: in campionato il top è il quarto posto del ’63, i due tornei europei giocati Coppe ’61-’62 e Uefa ’72-’73 – si concludono il primo agli ottavi e il secondo al primo turno. Ma Gordon è il portiere dell’unica Inghilterra vincente, e l’iconico protagonista della parata del secolo. Quella è sua, per sempre.