la Repubblica, 13 dicembre 2019
Ritratto di Federico Ielapi, il pinocchio di Garrone
La rivelazione del Pinocchio di Matteo Garrone si chiama Federico Ielapi. Nove anni, alle spalle ha già una discreta carriera che annovera Checco Zalone (sua, di Federico, la frase culto di Quo vado? «Io da grande voglio fare il posto fisso»), il Don Matteo di Terence Hill e i Moschettieri del re con Pierfrancesco Favino. All’inizio Garrone cercava un altro tipo di bambino, ma Federico ha mandato lo stesso un video di improvvisazioni su Pinocchio che ha conquistato il regista. «Al provino non ricordavo tutte le battute. Matteo si è avvicinato e mi ha detto “lasciati andare e fa parlare il tuo cuore, non voglio la finzione ma il Pinocchio che c’è dentro di te"».
Sul set il bambino, per trasformarsi nel burattino, si è sottoposto a tre ore di trucco il mattino e una di strucco il pomeriggio. «Un po’ studiavo, ma soprattutto mi aiutava Roberto Benigni con i suoi indovinelli che mi facevano scervellare. A volte non li capivo neppure dopo che me li aveva spiegati, ma mi divertivo lo stesso. Roberto è serio sul lavoro e molto buffo fuori. Siamo amici».
Ielapi ha letto il libro di Collodi un anno prima del set: «In comune con Pinocchio credo di avere l’ingenuità». Girare, racconta, è stato «come vivere la vita di Pinocchio, a volte lo sognavo. Nella scena in cui ritrovo Geppetto nel ventre della balena mi sono commosso e ho pianto per davvero». Sul set Garrone si è accorto che Ielapi parlava inglese: «L’ho imparato guardando i cartoni animati in originale. Così chiacchieravo con i membri inglesi della troupe e sono riuscito a doppiarmi anche nella versione inglese del film». Del suo nuovo “padre”, Benigni, il giovane Pinocchio ha un ricordo vivido de La vita è bella : «Un grande film, mi ha fatto lacrimare».
Federico va a cavallo, fa snowboard e sogna l’America: «Nessuno mi può fermare, andrò a vivere a Los Angeles, New York, Las Vegas». Sa già quale sarà la sua professione: «Mi piace recitare, vorrei affiancare DiCaprio e Al Pacino, mi piacciono Nicolas Cage, John Travolta, Robert De Niro. E amo Totò, ma non c’è più. L’ultimo film visto? The Irishman. Dovrò aspettare di crescere un po’ per quel tipo di storie».