ItaliaOggi, 13 dicembre 2019
Periscopio
Volano radenti stracci e stralci. Anche strali. Dino Basili. Uffa news.Oggi è peggio del terrorismo: le persone non riescono a vivere, a mantenere i figli, non riescono a curarsi, a vedere un’alba migliore. Rino Barillari, paparazzo. (Massimo M. Veronese). il Giornale.
Io sono stato soprattutto un allievo di Arnaldo Forlani, un uomo di grande intelligenza e dignità, che ha subìto amarezze immeritate. Pier Ferdinando Casini, ex presidente della Camera. (Concetto Vecchio). il venerdì.
Questo passo falso parlamentare sulla Commissione Segre ha innescato una serie di automatismi. La destra, per non avere votato la commissione «contro l’odio», è passata meccanicamente per quella che lo alimenta. A questo si sono aggiunti gli appelli buonisti del Capo dello Stato e la decisione di dare la scorta alla senatrice Segre. Ne è nato un pianto greco e il cerchio si è chiuso: senza neppure nominarla, la destra è stata demonizzata, rianimando il macilento gabinetto Conte. Giancarlo Perna. LaVerità.
I critici letterari, che hanno letto di tutto, spesso non hanno gentilezza, empatia, umanità. E tra gli scrittori, quanta gentaglia: il solo pensiero dello snobismo di Evelyn Waugh o l’antisemitismo di Virginia Woolf mi manda ai matti. Lo stesso, i professori universitari: molte volte spietati verso i loro colleghi, puramente ambiziosi, bigotti. Se la letteratura portasse i benefici che ci piace dire, non ci sarebbero persone così terribili all’università. Nick Hornby, scrittore. (Antonello Guerrera). la Repubblica.
C’è chi dice che Conte ha barattato la riforma del Mes con la permanenza a Palazzo Chigi. Ma per fare una cosa del genere bisogna essere dei geni del male. E di Conte si possono dire tante cose, ma non questo. Certo, un avvocato sconosciuto si è trovato improvvisamente accanto ai potenti, e su questo ho notato in lui un certo compiacimento. Ma da qui a dire che ci abbia svenduto… Enrico Mentana, direttore del Tg de La7. (Federico Novella).
Quello che fa fallire qualsiasi sistema politico basato sulle regole economiche è una ineliminabile realtà: i bisogni degli uomini vanno sempre al di là. È proprio questo l’errore di Marx: non aver tenuto conto della natura dell’uomo. Una specie contraddistinta dall’attività simbolica, da desideri, da speranze, da sogni, da intelligenza creativa, tutti bisogni cui è tanto necessario dare alimento quanto a quelli concreti dell’ossigeno, del cibo, del sonno. Ida Magli, Contro l’Europa. Bompiani, 2001.
Ho cominciato a cantare all’Osteria dell’Operetta. Milano è stato un amore a prima vista. Gianna Nannini. (Gabriella Mancini). Corsera.
Nel giro di poco tempo capiremo se l’Italia politica è ancora inchiodata ai tic e alle manie del Ventesimo secolo oppure se qualcosa di decisivo è cambiato. In particolare, capiremo se è ormai definitivamente dispersa l’eredità di quello che fu il partito comunista oppure se parte di quella eredità continua a dispiegare anche oggi i suoi effetti. La capacità di durata e la forza dell’allora partito comunista, nonostante l’esclusione dall’area di governo, dipendevano dal fatto che esso era riuscito a convincere una larga fetta di italiani della propria superiorità morale rispetto ai (per definizione corrotti) partiti di governo. Angelo Panebianco. Corsera.
Non parliamo dell’aristocrazia romana, che è veramente ignorante e sicura di sé, non conta più niente, molto legata al Vaticano e tutto questo sappiamo esattamente che cosa poi significa. Molte cose, per fortuna, si sono sciolte… mi diverte parlare soprattutto con chi non conosco. Una volta, una conversazione puoi averla con tutti, ma magari non hai tanta voglia di aver la seconda, perché non è molto interessante. Però può anche esserlo, non si sa mai. Marina Cicogna Mozzoni Volpi di Misurata. (Giuseppe Fantasia). Huffington Post.
Gli uomini di oggi sono narcisi mentre i nostri genitori non lo erano perché siamo condannati alla solitudine dalla tecnologia. Starsene chiusi in camera è una condizione ormai elevata a sistema di vita. L’interazione degli individui sui social è paragonabile a un vizio solitario, al consumo di una droga leggera che non intacca l’ordine conformista. I nostri padri avevano la comunità, oggi c’è solo la web community. Crediamo di usare Instagram, invece veniamo usati. Paolo Landi, esperto di comunicazione e di Instagram. (Stefano Lorenzetto). Corsera.
Marcello Mastroianni era personaggio. Era come se non recitasse. In Divorzio all’italiana era veramente il barone Fefé. Vittorio Gassman fu più attore, con l’eccezione di due film in cui fu personaggio: Il sorpasso e Profumo di donna. Lando Buzzanca. (Antonio Gnoli). la Repubblica.
Gianni Boncompagni detestava le celebrazioni. Quello che ho fatto su di lui in Rai è un format anomalo, che ho inventato nel suo ricordo per far divertire il pubblico, non per farlo commuovere. Una long size version di oltre tre ore, con tante testimonianze da parte di chi gli ha voluto bene: Raffaella Carrà, Ambra Angiolini, Claudia Gerini, Piero Chiambretti. E spero che gli spettatori siano puntuali, perché aprirò il programma con una sorpresa singolare. D’altronde, Gianni e io, diciamo la verità, siamo stati dei guastatori, detestavamo i luoghi comuni. Renzo Arbore. (Emilia Costantini). Corsera.
Il Caucaso inizia nell’Adriatico e finisce nel Tibet cinese: incarna quel sentire che non si sa mai se è selvaggio o gentile e la giovialità franca, e bere acquavite, animale sentire, commisto a religione pia. Geminello Alvi, Ai padri perdóno. Mondadori, 2003.
Il saggio non è che un fanciullo che si duole di essere cresciuto. Vincenzo Caldarelli in Massimo Fini, Il ribelle. Marsilio, 2006.
Santi uomini, i francescani, per umiltà, pietà, fervore e altruismo, ma non bisogna lasciarli fare in materia di arredamento sacro. Nessun francescano, abbandonato a sé stesso, resisterebbe all’imperiosa urgenza di ornare l’altare della Confessione, nella Basilica di San Pietro in Vaticano, con fiorellini ritagliati a forbice da fogli di carta celeste e rosa. Paolo Caccia Dominioni, El Alamein. Longanesi, 1966.
Bignani Vittorio, dalle guance vinose sebbene fosse astemio, era stato il primo assistente dell’onorevole Ferrarini del Pci. Guido Morselli, Il comunista. Bompiani, 1976.
In suo padre la parte da contestare era scoperta e trasparente, in sua madre era invece totalmente dissimulata da un amore dichiarato ma non felice e cupo come un gravissimo impegno. Franco Moro Bolzoni, Le parole che si dicono di notte. Albatros, 2019.
Le malattie degli altri fanno paura solo agli altri. Roberto Gervaso. il Giornale.