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 2019  dicembre 13 Venerdì calendario

Bolzano aspetta il Tir elettrico e a idrogeno

Si chiama Nikola. E prende il nome dalla startup statunitense che ha concepito il progetto del tir elettrico a emissioni zero. Il nuovo veicolo, realizzato da Iveco, è già stato presentato a Torino. La prima società italiana a ordinare Nikola, che in futuro avrà anche una versione a idrogeno, è stata Fercam, la multinazionale leader nel settore dei trasporti e della logistica con sede a Bolzano che sin dal 2018 ha creduto nel camion ecosostenibile.Il modello elettrico del Tir ha un motore da 750 chilowatt in grado di percorrere in autonomia 400 chilometri. Un sistema di navigazione intelligente servirà a capire dove si trova il punto di ricarica più vicino. Nella versione a idrogeno, in arrivo nel 2023, il camion avrà un’autonomia sino ai 1.000 chilometri.
«Questo mezzo sarà un vero cambiamento per l’industria dei mezzi pesanti», ha spiegato Hubertus Mühlhäuser, ceo di Cnh Industrial, la società che comprende il gruppo Iveco. «È necessario raggiungere sostanziali riduzioni delle emissioni nel settore dell’automotive. Questa convinzione sta portando il nostro segmento a ricercare soluzioni tecnologiche avanzate. La joint venture con Nikola è la conferma della competenza tecnica di entrambi i partner, che si tradurrà in benefici ambientali tangibili per chi si occupa di trasporti a lungo raggio in Europa».
Il veicolo elettrico arriverà sul mercato nel 2021. E Fercam, da Bolzano, è stata la prima azienda a investire nel nuovo progetto. «Siamo molto soddisfatti di avere creduto sin dall’inizio nelle tecnologie innovative, dall’Lng all’elettricità all’idrogeno, in grado di rivoluzionare il mondo dei trasporti, perché gran parte dei problemi inerenti la sostenibilità del settore logistico sono superabili solo grazie alla ricerca e all’innovazione a impatto zero», ha sottolineato il presidente di Fercam, Thomas Baumgartner, che ha partecipato alla presentazione di Nikola a Torino.
La società altoatesina vanta circa 90 filiali distribuite tra l’Italia e il resto del mondo. Con una flotta di mezzi destinata a ridurre le emissioni. «C’è molto movimento sul mercato e tutti questi progetti di ricerca e progressi concreti del settore sono positivamente incentivanti e competitivi», ha detto al quotidiano Trentino l’amministratore delegato di Fercam, Hannes Baumgartner. «Tesla, nel 2017, aveva annunciato di voler costruire il primo camion elettrico, che Fercam era riuscita a ordinare come una delle prime aziende. Questo ha fatto sì che anche altri produttori si attivassero con maggiore impegno e ulteriori investimenti nella ricerca di sistemi alternativi».
Cosa che hanno fatto Nikola e Iveco. Con Fercam in prima linea nell’ordine del nuovo tir elettrico. «Dovremmo essere tra i primi a livello europeo, in quanto per l’ordine delle consegne di Nikola sono determinanti sia la data dell’ordine, nel caso nostro novembre 2018, sia la valenza dei suoi clienti». Il tempismo è tutto.
Anche perché, come ha confermato il ceo di Nikola, Trevor Milton, «abbiamo già ricevuto molti ordini in Europa, più di quanti siamo in grado di produrne al momento. Siamo sold out per molti anni».