ItaliaOggi, 13 dicembre 2019
Scomparso Paul Volcker, spinse il tasso al 12%
Paul Volcker, scomparso domenica, all’età di 92 anni, aveva guidato la Federal Reserve degli Stati Uniti dal 1979 al 1987 rendendola credibile, secondo Le Figaro. Fu il primo patron della Fed a suscitare attenzione e rispetto. Per la banca centrale americana, per la sua credibilità e la sua indipendenza, ha fatto più di chiunque altro. A nominarlo a capo della banca centrale degli Usa fu l’allora presidente Jimmy Carter. Questo ex dell’amministrazione Nixon ebbe il coraggio di far aumentare i tassi di sconto al 12%. Un record. Questo inasprimento monetario senza precedenti avrebbe fatto precipitare l’America in una grave recessione nel 1981-1982. Ma, invece, ha contribuito a stroncare l’inflazione e soprattutto ha portato le aspettative inflazionistiche a livelli molto modesti a lungo termine.Questi aumenti dei tassi direttori hanno portato a maggio 1981 i tassi di interesse sui prestiti delle banche al 20,5%. Una cosa mai vista. Da circa il 15% nel 1980, l’aumento annuale dei prezzi è sceso al 3% nel 1983. La conservazione di questo patrimonio, così come una deregolamentazione dell’economia americana, è iniziata sotto Jimmy Carter, intensificata sotto Ronald Reagan, ha fatto in modo che mai l’inflazione abbia seriamente minacciato l’economia americana, secondo Le Figaro.
Nato nel New Jersey nel ’27, laureato a Princeton, con in tasca diplomi di Harvard e della London School of Economics, Paul Volcker faceva davvero paura a Wall Street e ai politici americani. Oggi, al contrario, sono piuttosto i mercati, in particolare gli obbligazionari, che dettano le politiche ai banchieri centrali. Nel 2008 il presidente Obama l’ha voluto come consigliere e ha avuto un peso sulle riforme bancarie.