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 2019  dicembre 13 Venerdì calendario

Biografia di Rosanna Carteri


Rosanna Carteri, nata a Verona il 14 dicembre 1930 (89 anni). Soprano • «Una delle più belle donne del teatro lirico» • «La Lollo dell’opera» • «I critici (che sono uomini e apprezzano, oltre alla voce, anche la bellezza) sono stati unanimi nel tessere i suoi elogi» (L. Bo, Corriere d’informazione, 8-9/11/1961) • «Ha contribuito alla storia di una delle nostre maggiori istituzioni culturali, il Teatro alla Scala» (Giovanni Gavazzeni, il Giornale, 27/11/2013) • Debuttò a Roma nel 1949 nel Lohengrin di Richard Wagner, si affermò in opere di Giacomo Puccini e Giuseppe Verdi • «La sua resta una voce mitica. Incantò Toscanini e Serafin, lavorò con Wilhelm Furtwängler, gareggiò con la Callas o la Tebaldi. I suoi duetti con Di Stefano e Del Monaco restano immortali. Cantò per la regina d’Inghilterra (è sempre la stessa) e per lo scià di Persia; ovviamente per diversi presidenti di repubbliche europee. Prese parte alle trasmissioni della lirica nella televisione degli anni 50 e 60, addirittura la si poteva ascoltare a Carosello in una serie di ninne-nanne. Partecipò al Musichiere della prima Rai con una canzonetta allora in voga, Quando vien la sera. Forse per sorridere, forse per far sorridere. Allora, nell’Italia del miracolo economico, usava così. Girò un film con Alberto Sordi. E disse “no” a Hollywood. “Lo feci per la famiglia, non me la sentivo di stare in America”, sussurra sicura» (Armando Torno, Corriere della Sera, 14/11/2013) • «Alla fine degli anni Cinquanta incontrò l’amore della sua vita, Franco Grosoli: il loro matrimonio fu un evento, anche mediatico, molto seguito dalla gente comune che si accalcò numerosa fuori dalla chiesa. Poco tempo dopo la Carteri si ritirò dalle scene» (Il Sole 24 Ore).
Vita Il padre, Ugo Carteri, industriale. La madre, Giulia Carteri Rossoleni, appassionata di bel canto • Rosanna «sin dall’infanzia ha studiato il pianoforte con la madre, musicista, e, appena adolescente, si dedicò allo studio del canto, incoraggiata ed educata dal suo concittadino, il tenore Zenatello, famoso ai suoi tempi. Dopo l’esordio romano alle Terme di Caracalla nell’estate del 1949, in cui interpretò Elsa nel Lohengrin di Wagner, comparve alla Scala nel 1951 quale protagonista della riesumata La buona figliola di Piccinni. Da quel momento è incominciata, e si è sviluppata in poco più di un decennio, la fortunata brillante carriera di Rosanna» (La Stampa Sera, 2/10/1962) • «Ho debuttato alla Scala quando avevo vent’anni» • «Le chiediamo di Toscanini, interrompendola. Lei non si fa pregare: “Ebbi l’omaggio di quel magnifico direttore. Aveva assistito a una rappresentazione e, dopo avermi ascoltato, mi raggiunse in camerino. Si mise al pianoforte. Mi diede consigli e mi presagì una notevole carriera”» (Torno) • Dice il critico Eugenio Gara: «La giovanissima Rosanna Carteri: 22 anni e uno smalto, una musicalità che le consentono di bruciare rapidamente tappa su tappa» • Nel giro di pochi anni è Alice nel Falstaff, Micaela nella Carmen, Elsa, Suor Angelica e Liù nella Turandot, Margherita nel Faust. Nel 1953 è Matilde in Matilde di Shabran di Rossini: «La figura di Matilde è stata impersonata con quella squisita e rara sensibilità già altre volte da noi rivelata dalla bella e giovane Rosanna Carteri. E tale infatti fu per diversi anni, allargando il repertorio e dando prova di continuo studio e di ponderato approfondimento. Aggiunse così i personaggi di Manon, Giulietta, Susanna, Lucia, Adina, Suzel, Zerlina, Norina, Linda, Vivì, Magda, Ifigenia, Bianca e, finalmente, Desdemona e Violetta» (Ida Decenvirale, dal sito La Fabbrica della Voce) • «Per una dozzina d’anni fui una presenza fissa nel gran teatro milanese» • Rosanna «canta nei principali teatri di tutto il mondo, assistita da una voce prettamente lirica e accompagnata dal fascino della sua bellezza, della sua simpatia e della sua eleganza di stile. La versatilità timbrica ed espressiva l’hanno collocata fra le cantanti di maggior pregio e quindi contesa dai teatri lirici dei cinque continenti» (Stampa Sera ’62) • «In suo favore, oltre alle indubbie qualità artistiche, […] giocano anche le sue doti di semplicità e di modestia: la soprano […] è sempre apparsa lontana per naturale istinto dalle estrosità sconcertanti e dalle pose di eroina che sono invece caratteristiche di un’altra cantante veronese di adozione, Maria Callas» (g. n., La Stampa, 11/10/1959) • «La sua vita artistica è costellata di ricordi preziosi, come quella volta in cui il maestro Arturo Toscanini la ascoltò alla Scala e le chiese di cantare mentre lui la accompagnava al pianoforte: a detta di molti, infatti, il suo “filato” (tecnica vocale che richiede una grande padronanza della respirazione) rimane tutt’oggi ineguagliabile. Rosanna Carteri racconta anche di quando si ritrovò in scena con un Pavarotti debuttante che, forse per timore, rimase tutto il tempo immobile sul palco: per lei - abituata a fare dell’opera un grande sceneggiato artistico – fu molto difficile cantare con il tenore che non mostrava alcuna partecipazione. Memorabile anche la sua amicizia con Alberto Sordi, accanto al quale recitò nel film Mi permette, babbo! del 1956; e il suo contributo ai caroselli dell’epoca, il più conosciuto dei quali rimane la ninna nanna per l’azienda Plasmon» (dal sito di Radio 24, 3/2/2013) • «Poi sorride senza riuscire a smettere, cercando di rispondere alla domanda che le abbiamo fatto sul Musichiere, la popolare trasmissione condotta da Mario Riva. Ci confida: “Era un gioco basato su semplici quesiti canori e a ogni risposta decisero di mettere in palio due galline padovane. Alla fine ce n’erano 120, lo studio televisivo sembrava un pollaio”. Altri tempi, altra tv» (Torno) • La Paramount le offre di fare un film in America, ma ormai Rosanna ha altro per la testa • «Dopo una rappresentazione del Faust all’Arena di Verona, in un ritrovo di piazza Brà, il soprano veronese […] ha annunciato ufficialmente il proprio fidanzamento con l’industriale padovano Franco Grosoli, di 29 anni, residente a Padova. In questi giorni la Carteri, che ha 28 anni, […] celebra il primo decennale della sua splendida carriera di cantante lirica. […] il futuro sposo è originario di Modena. Nel 1945 si trasferì con la madre a Padova, dove il padre che vi era già da alcuni anni aveva avviato una fiorente azienda. Alto 1,80; bruno, Franco ha due fratelli già sposati e un altro di sedici anni. […] Conobbe alcuni mesi fa Rosanna Carteri, presso la casa dell’amico ing. Otorino Bisazza, in via Bernina a Padova. Subito, fra i due giovani si accese l’amore […] Come ora ha annunciato […] dopo il matrimonio ella diraderà alquanto i suoi impegni artistici, intendendo dedicarsi soprattutto al marito, alla casa (che desidera piccola e fra il verde) e ai bimbi che spera verranno. Attualmente la Carteri risiede in Borgo Venezia, assieme ai genitori» (Corriere della Sera, 2/1959) • «Lui arrivò alla cerimonia nuziale […] in ritardo: “C’era talmente tanta gente che non riuscivo a passare”» (Tondo) • «Verona, 10 ottobre. Nella basilica di San Zeno sono state celebrate questa mattina le nozze della soprano Rosanna Carteri con l’industriale padovano Franco Grosoli. Il tempio dedicato al patrono di Verona sorge nel quartiere più pittoresco della città e una grande folla di popolane e di bambini ha gremito il piazzale antistante e l’interno della basilica. Rosanna Carteri è giunta verso le 11 in automobile, accompagnata dal padre comm. Ugo, indossando un abito bianco “colomba” in pizzo francese: un modello di linea classica lungo, ampio e accollato; dalla folla si è levato un applauso che si è poi ripetuto anche sotto le volte severe del tempio. Il rito è stato celebrato dal vescovo mons. Giuseppe Carraro all’altare maggiore della basilica, che è sovrastato da un celebre trittico del Mantegna: testimoni di Rosanna Carteri erano il Sovrintendente del Teatro alla Scala, dottor Ghiringhelli, e l’industriale Alberto Rossi; dello sposo l’ing. Ottorino Bisazza e il barone Giuseppe Romanin Jacur. Rosanna Carteri e Franco Grosoli hanno risposto “si” alla rituale domanda e si sono scambiati gli anelli: la soprano è apparsa visibilmente commossa; dopo aver sorriso lievemente allo sposo, ha chinato il capo per nascondere le lacrime. Prima del termine della cerimonia, il vescovo ha letto il telegramma con cui il cardinale Tardini annunciava agli sposi la concessione della benedizione papale. All’uscita dal tempio la coppia appariva raggiante: Rosanna Carteri pareva avanzare sul ritmo di un passo di danza ed ha alzato il braccio destro in un largo saluto di gratitudine e di felicità alla folla» (La Stampa, 11/10/1959) • Segue pranzo in un albergo del centro, con 260 invitati. Poi gli sposi partono in automobile per la luna di miele in Costa Azzurra, lui si prende pure una multa per eccesso di velocità • «Ora per tre mesi la Carteri non svolgerà alcuna attività artistica: dopo il viaggio di nozze, dovrà curare la sistemazione della sua nuova casa al tredicesimo piano di un grattacielo che sorge in piazza 25 Aprile a Padova. Il ritorno alle scene è previsto per la metà di gennaio al San Carlo di Napoli, dove Rosanna Carteri interpreterà l’Otello al fianco di Mario Del Monaco e di Tito Gobbi» (La Stampa, 11/10/1959) • Franco inizia a seguirla nelle tournée, «pare abbia bloccato un regista che voleva realizzare un dettaglio leggermente ardito: “lei dirigerà l’opera ma io sono il marito”» (Tondo) • Salvo una piccola apparizione per l’Unicef nel 1971, Rosanna si ritira dalle scene nel 1966. Ha 36 anni. Ha cantato nei maggiori teatri del mondo e portato in scena dieci prime mondiali • «Incontrandola le abbiamo chiesto se avesse un piccolo pentimento. E lei ha subito risposto: “Assolutamente no”. E ha aggiunto, come Anna Karenina: “Rifarei le stesse cose oggi e anche domani”» (Torno).
Giudizi «Per certi versi, la Carteri fu un Alfredo Kraus al femminile: tecnica impeccabile, intelligenza interpretativa e nessuna escursione pericolosa» (Giuseppe Martini, La Gazzetta di Parma, 22/3/2014) • «Una voce dal bellissimo timbro, corposa, piena, governata da una solida tecnica e da grande professionismo, che consentirono alla Carteri di poter sostenere i ritmi di una grande carriera e di mantenersi sempre all’altezza della sua fama. Questo professionismo e questa serietà sono oggi motivi che rendono la Carteri come modello d’eccezionalità forse anche più che per la straordinaria dote vocale» (Adolphe Nourrit, sul sito Corriere della Grisi, 20/11/2008) • «Clarendon, il critico di Le Figaro, le trova una voce graziosa, la giudica attrice provetta e si dice sensibile al suo ardore, alla sua arte e alla sua sincerità, ma ritiene che non sia fatta per cantare la Tosca, per lo meno al teatro dell’Opera di Parigi, perché la sua voce non riusciva a superare vittoriosamente la ribalta “per insufficienza di volume e mancanza di carattere”. Facendo un paragone fra la Carteri e la Tebaldi, l’illustre critico parigino osserva: “Quando la Tebaldi canta il duo del primo atto o la preghiera del secondo, si ha l’impressione di una opulenta drapperia dai riflessi untuosi”. Con la Carteri si ha il sentimento di una graziosa stoffa, sottile, diafana “preziosa, ma di un peso, di una grana insufficiente”» (I. m. La Stampa 15/11/1961).
Epilogo «Il matrimonio di Grosoli con Rosanna Carteri, nel ’59, mise fine contemporaneamente a due carriere: quella di playboy di lui, e quella di soprano di lei» (Il Gazzettino, 29/11/2014) • Lui fu grande capitano d’azienda nel settore della lavorazione della carne e presidente del Mercato agro-alimentare padovano. Molto ricco. Poi il suo impero si sgretolò. Lui e il fratello Adriano si ritirarono negli anni Ottanta • «Abbiamo due bellissimi figli e tre bellissimi nipoti, cosa volere di più?» • Negli anni 70, per paura dei terroristi a Padova, tutta la famiglia si trasferisce a Montecarlo • Al funerale di Grosoli, nel 2014, c’era anche Alberto di Monaco.