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 2019  dicembre 12 Giovedì calendario

Un dizionario sui conflitti generazionali

Un ragazzo travestito da vegliardo si infila due auricolari wireless su per il naso in un video di TikTok. Una deputata verde neozelandese venticinquenne diventa diva virale per aver zittito un collega col meme del momento, un “Ok, boomer” più condiscendente che aggressivo. Uomini e donne della Generazione X, quella che ha reso il distacco ironico e la fighettaggine fenomeni globali, vengono paragonati in massa a mamme rompiscatole da gruppo classe su Whatsapp. Sono episodi recenti della confusa guerra tra vecchi e giovani che si combatte online, e fuori, nell’economia, nella politica, nei rapporti umani.Tutti sono coinvolti, molti però non conoscono le parole, e le storie, che cambiano di continuo. Eccone alcune, per un vocabolario dei conflitti generazionali approssimato per difetto.Ok, boomerNati tra il 1946 e il 1964, i baby boomer sono la prima generazione a invecchiare senza voler tornare giovane. Non invidiano la vita dei giovani tra precariato e paura di un futuro distopico. Hanno comunque passato gli ultimi anni a lamentarsi dei millennial, quasi tutti figli loro. Accusandoli di ipersensibilità, accidia, web-dipendenza, eccessivo ambientalismo. I millennial hanno notato l’ignoranza digitale e ambientale dei più vecchi, e prodotto risposte e sfottò culminati nel liquidatorio meme “Ok, boomer”. Detto col tono che si usa con parenti molto anziani.Il primo “Ok, boomer” è comparso il 3 settembre 2015 sul sito di immagini 4chan. Il più famoso è stato un mese fa: Chloe Swarbrick, deputata millennial, ha okboomerato Todd Muller, conservatore negazionista sul clima, che la interrompeva. Alcuni boomer sono offesi, considerano il meme razzista sull’età. Altri no, si sentono in colpa.MillennialNati tra il 1981 e il 1996, sono critici verso i baby boomer che accusano di furto di futuro. Se imparentati, contano sui loro sensi di colpa da ultima generazione di garantiti. Ultimamente, sono più arrabbiati con i Gen X, spesso loro capi o rappresentanti eletti.Gen XLa fascia d’età 1965-1981 si chiama così dal 1991, quando uscì Generation X del canadese Douglas Coupland. Post- ideologici, a volte terzisti, sono oggi a rischio di tentazioni autoritarie. Anche solo nel condominio, o nella scuola dei figli.Ok, KarenLa Gen X è ora soprannominata Gen Karen. In America le Karen sono le mamme moleste. Quelle che vogliono protestare coi professori, convocare bidelli, espellere piccini. Il meme è un’umiliazione per la generazione più stilosa. O forse la conseguenza dell’essere loro, ora, i genitori di adolescenti.Gen ZGli zoomer, i nati dal 1997 in poi, sono polemici con i nuovi impiastri di mezza età, quelli della Generation X, in famiglia e fuori. E coi boomer. Sono quelli della rivolta per il clima. E quelli che al 37 per cento votano Salvini. I millennial hanno segretamente paura di loro.MemeÈ un video, una frase, una foto che molti condividono su internet. «Un’unità autopropagantesi di evoluzione culturale» secondo il biologo Richard Dawkins, che ha creato il termine.I meme italiani più noti sono quelli di Osho: foto d’epoca dell’omonimo guru e didascalie con battute romane sugli affari correnti.TikTokÈ un social network per la condivisione di brevi video, manipolati e non. Ha un miliardo e mezzo di iscritti e sta soppiantando Instagram tra gli zoomer. La sua comunità ha consacrato “Ok, boomer”. TikTok è cinese, ha censurato video sulle proteste a Hong Kong e sui lager uiguri, è accusato di trasferire i dati degli utenti sui server del governo di Pechino. A TikTok si è da poco iscritto Matteo Salvini, ma viene dato indietro nei cuoricini di gradimento.Chloe e gli altriC’è Chloe Swarbrick, la neozelandese, e c’è una nuova classe politica in senso lato. Con millennial educatissimi: Pete Buttigieg, candidato dem alle primarie americane, o le nostre Sardine. E la premier più giovane del mondo, la finlandese Sanna Marin, 34 anni, polemica con le narrazioni generazionali: all’età, dice, non pensa mai. C’è Greta Thumberg, la Giovanna d’Arco della Gen Z, la più famosa, quella con più meme. E ci sono i millennial di sinistra gentili con gli anziani.Come Bashkar Sunkara, fondatore della rivista di sinistra Jacobin. Invita a mandare fuori moda l’ “Ok, boomer” «simbolo dell’egemonia culturale dei giovani medio-altoborghesi», arrabbiati coi boomer benestanti di casa loro.Sunkara invita a capire le disuguaglianze senza «inventare caratteristiche culturali comuni» e generalizzare sulle generazioni (lui non è uno dei 266 mila millennial del gruppo Facebook “We All Pretend To Be Boomers”, dove nessuno vien fuori bene).