Corriere della Sera, 11 dicembre 2019
La storia di Jack, il piccolo paziente inglese che in un ospedale di Leeds ha dormito per terra perché non c’erano lettini per lui
Londra Diventa un caso politico la fotografia di un bambino di quattro anni, Jack Williment-Barr, che all’ospedale di Leeds ha dormito per alcune ore per terra, steso su giacche e cappotti, perché né al pronto soccorso, né in corsia c’era un letto per lui.A due giorni dalle elezioni, i principali partiti britannici non si solo lasciati sfuggire l’opportunità di utilizzare l’immagine per mettere a segno un colpo contro gli avversari. Per i laburisti «è il risultato di anni di tagli da parte dei conservatori». Per i liberal democratici è «il simbolo del pericolo che i Tories rappresentano per il Paese». Per il primo ministro la foto ha significato un autogol. Raggiunto da un cronista dell’emittente ITV, Boris Johnson si è rifiutato di guardare l’immagine che il giornalista gli offriva sul cellulare prima di requisire il telefonino e metterselo in tasca. Solo alla fine, dopo forse aver fatto i conti sul danno all’immagine dello scambio, ha guardato la fotografia definendola terribile e restituito l’apparecchio al proprietario.
A Leeds il premier ha spedito il ministro per la Sanità Matt Hancock, il quale ha cercato di riparare al distacco emotivo di Johnson definendo il caso di Jack «sconcertante». Si è recato di persona, ha precisato, per verificare che l’ospedale stia facendo il possibile per migliorare la situazione. Si è detto «positivamente colpito» dall’efficienza di medici e infermieri. Dal canto suo, il Leeds General Infirmary si è scusato con Jack e la sua famiglia, definendo quanto è successo «inaccettabile» e precisando che questa settimana è stata la più impegnativa per l’ospedale dal 2016 a questa parte. Sui social si è scatenato un putiferio. Gli utenti che hanno insinuato che la foto fosse falsa – tra loro la giornalista e scrittrice Allison Pearson – hanno ricevuto minacce di morte, mentre in tanti hanno sottolineato che il premier non ha esitato a utilizzare per fini politici la storia di un altro Jack, Jack Merritt, ricercatore di Cambridge vittima dell’attacco al London Bridge, anche se il padre lo aveva pregato di non farlo, mentre, chiamato in causa dalla mamma del piccolo Jack di Leeds – «il sistema sanitario è scandaloso, voterò per il Labour» —, non ha risposto.
Danno d’immagine
Per i Tories questa foto è compromettente, e il distacco emotivo del loro capo un autogol
Sicuramente il caso di Jack evidenzia alcuni aspetti di queste strane elezioni. L’elettorato è teso, stanco e spazientito. Il National Health Service, che per tanto tempo è stato motivo d’orgoglio per il Regno Unito, arranca di fronte a un numero sempre maggiore di pazienti e a investimenti pubblici che sono al di sotto di tanti Paesi europei (Germania, Francia, Danimarca, Olanda, Belgio e Austria). Il primo ministro avrà pure fatto studi invidiabili – borsa di studio accademica a Eton e il massimo dei voti a Oxford – ma in quanto a empatia è scarso. E Jack? Non aveva la polmonite, ma solo influenza e tonsillite. Dopo una notte in ospedale, passata a letto solo per metà, è stato dimesso.