ItaliaOggi, 11 dicembre 2019
Acqua frizzante con in più l’alcol. Successo negli Usa e in Giappone
A rendere frizzante il mercato delle bibite è stato l’arrivo proprio dell’acqua frizzante aromatizzata ai frutti con l’aggiunta del 5% di alcol. Una percentuale pari a quella delle birre leggere. Dopo il successo registrato l’estate scorsa negli Stati Uniti, e il lancio in Giappone, da parte di Coca-Cola, della sua prima acqua frizzante alcolica aromatizzata al limone, in lattina, con il marchio Lemon-Do, adesso gli hard seltzers, come vengono chiamati, debuttano nel Regno Unito dove due marchi, Bodega Bay e Balans, tentano di fare i loro primi passi, secondo quanto ha riportato Le Monde.La storia più conosciuta è quella di White Claw, piccolo marchio lanciato nel 2016 dall’uomo d’affari canadese, Anthony von Mandl, proprietario di Mark Anthony Brands, che ha beneficiato dei social network, aggiudicandosi più della metà delle vendite degli hard seltzers negli Usa, mercato stimato 550 milioni di dollari (497 milioni di euro) nel 2019. Altri concorrenti stanno cercando di sedurre i giovani consumatori come Truly (marchio di proprietà del birraio Boston Beer.) suo concorrente sul mercato americano con una ricetta e un messaggio di marketing quasi identico: vantare il lato naturale dell’acqua frizzante, povera di zuccheri, calorie e senza glutine, argomenti cui la nuova generazione, uomini e donne, è sensibile.
Il successo di queste bibite non è sfuggito ai grandi produttori di birra che hanno notato che gli hard selzers assorbono un po’ del loro volume d’affari dal momento che con una gradazione alcolica media di 5 gradi e variazioni tra 8-10 gradi, le acque alcoliche sono posizionate sulla stessa nicchia della birra. Anheuser-Busch InBev, lancerà sul mercato nel 2020 una versione hard selzer del suo marchio Bud Light. Il suo alter ego, Constellation Brands, potrebbe fare lo stesso con la sua Corona.