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 2019  dicembre 11 Mercoledì calendario

«Non volevo invitare Casapound». Ongongo ritratta. voleva solo lanciare una sfida

Le sue parole sulla possibilità di una partecipazione di Casa-Pound alla manifestazione nazionale delle sardine prevista a Roma sabato prossimo ha scatenato un putiferio e la minaccia di molti simpatizzanti di abbandonare i gruppi su Facebook e di non scendere in piazza. Stephen Ogongo, promotore della manifestazione romana, si dice addolorato per ciò che è successo e ora chiede alle sardine di «non cadere nella trappola». Il 45enne keniota, giornalista e attivista per i diritti umani, in un’intervista al Fatto Quotidiano aveva detto che in piazza «anche uno di CasaPound va benissimo, basta che scenda come sardina ».Le sardine di Bologna hanno definito le sue parole il frutto di un’ingenuità. Lei pensa di aver sbagliato?«Sono dispiaciuto per ciò che è successo ma io non ho mai invitato CasaPound a scendere in piazza con noi. Quando dico che tutti possono partecipare se lo fanno come sardine vuol dire che sono i benvenuti tutti quelli che si ritengono antifascisti, antirazzisti, antiomofobi. Chi si dichiara apertamente fascista non può essere una sardina, loro sono portatori di comportamenti che noi combattiamo e non possono far parte di un movimento che lancia un messaggio contro l’odio. Prima dichiarassero di essere antifascisti».Il punto però è che non lo faranno mai, quindi perché ha deciso di evocare questa possibilità?«Perché io ho lanciato loro una sfida: convertitevi. Rinunciate alle vostre idee e disconoscete quello che avete fatto fino a questo momento. Solo in questo modo potrete diventare sardine. Forse non succederà mai, ma il mio voleva essere un invito a farsi un esame di coscienza perché il loro comportamento è contro la nostra Costituzione, contro il valore della persona umana».Simone Di Stefano, leader di CasaPound, ha detto che loro in piazza ci saranno comunque.«Io sono convinto che sia solo una provocazione per provare a dividere le sardine. Non verranno, ma se dovesse accadere si faranno riconoscere, altrimenti non avrebbe senso. E allora sarò io il primo a lanciare un messaggio chiaro dalla piazza: andatevene. Questo non è il vostro posto».Molte sardine hanno minacciato di lasciare il gruppo Facebook e non manifestare.«A loro vorrei dire di non cascare nella trappola e lasciare che ci dividano. Solo con la loro presenza fisica possono testimoniare che un’altra società è possibile».