ItaliaOggi, 10 dicembre 2019
Diritto & Rovescio
«Roma divide, Piacenza unisce»: questo è il titolo di prima pagina utilizzato dal quotidiano locale Libertà per annunciare, con scrupolosa esattezza e indubbia efficacia, la decisione delle giunta di centrodestra della città emiliana, guidata dal sindaco, avvocato Patrizia Barbieri, di accordare con voto unitario (maggioranza più opposizione; quest’ultima aveva preso l’iniziativa) la cittadinanza onoraria al senatore a vita Liliana Segre, deportata, in quanto ebrea, quand’era poco più che bambina, nei campi di sterminio nazisti. Il riconoscimento le viene conferito per ricordare a tutti la sofferenza che ha dovuto patire, per i lutti familiari che ha subito, e per tenere sempre viva l’indignazione contro le leggi razziali e l’inumano e barbaro eccidio della Shoah. Ci si può legittimamente dividere su un disegno di legge (che è sempre migliorabile ed emendabile; questo è il sale della democrazia) ma non ci si deve mai dividere sulla ferma e implacabile denuncia della barbarie nazista della Shoah.