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 2019  dicembre 09 Lunedì calendario

La Pascale secondo Francesca Fagnani

Francesca Fagnani, 41 anni, romana, conduttrice di Belve su Nove, opinionista politica e giornalista della carta stampata, non ha paura ad avere idee controcorrente rispetto a donne, politica, ambiente e alla morale comune. Per ora la sua trasmissione di interviste dedicata alle donne forti è in stand by ma lei non si piange addosso. È troppo concreta per farlo. Compagna di Enrico Mentana dal 2013, la sua storia più lunga, allieva di Minoli e Santoro, recentemente ha fatto un’intervista bomba a Francesca Pascale, donna quanto mai ricercata e discussa. Che opinione ha di Lady Berlusconi? «Ha una forte personalità, ha deciso di condurre una vita fuori dal comune. Ha scelto come compagno un uomo potente e di 49 anni più grande di lei: significa accettare di esporsi per tutta la vita a pregiudizi sulla sua sincerità. Ne deve valere la pena, altrimenti non reggi. È una donna libera e coraggiosa. Quante nella sua posizione avrebbero detto, come ha fatto nell’intervista che mi ha concesso, “non voglio definirmi né etero né gay”?». E proprio in queste ore, per giunta, la Pascale ha detto di voler scendere in piazza con le “sardine”. «Ecco, appunto, ha il coraggio di prendere posizioni politiche non sempre ortodosse rispetto al verbo di Forza Italia». Lei che alle donne ha dedicato una trasmissione cult, Belve, pensa che ancora siano tenute fuori dalle stanze del potere, come sostiene ad esempio Lilli Gruber? «Se si riflette sul fatto che le donne hanno avuto diritto di voto solo nel 1946 è incredibile quanti passi avanti siano stati fatti e così rapidamente negli ultimi decenni. Le femministe hanno scritto pagine fondamentali per la conquista dei diritti di genere. Ora dobbiamo essere all’altezza di quelle conquiste senza giocare a fare per posa le vetero femministe da una parte e senza perdere credibilità nelle derive del Metoo dall’altra. Dobbiamo lottare per ottenere quello che davvero ci manca: la parità salariale. Ho incontrato molte donne nei centri anti-violenza. La maggior parte di loro ha subito per anni prevaricazioni e violenze in casa perché banalmente non avevano i soldi per andarsene. L’indipendenza economica è fondamentale». Nei talk show politici, dove spesso è ospite, le donne sono sufficientemente rappresentate? Abbiamo notato che da Lilli vanno pochino… «Ritengo che il criterio di scelta parta da un presupposto sbagliato. Spesso si invita una donna nel parterre non per un preciso contenuto che porta, ma per rispettare un minimo sindacale di quota rosa. Sbagliato. Cos’ha da dire la Fagnani su questo tema? Ci serve, sì, no? Sono contro ogni forma di quota rosa, nei talk, nella società civile e nella politica. Mi piacerebbe che un ministro o un sindaco fosse scelto per merito e non per altre forme di garanzia. La parità passa per il merito e basta». Pensa che la politica, oggi, sia governata dal testosterone, sempre per dirla alla Gruber? «Se la sente Giorgia (Meloni, ndr) le se magna...». Quanto dura il governo giallorosso, secondo lei? «È un governo in cui si sommano le debolezze di tutti, proprio per questo potrebbe durare. Questo esecutivo potrebbe avere una pessima salute di ferro». Cosa pensa della giovane Greta Thunberg? «Greta ha avuto la straordinaria capacità di contagiare i suoi coetanei, portandoli nelle piazze di mezzo mondo. Ha portato al centro dell’agenda politica internazionale il tema dell’ambiente. La sua impresa è stata sbalorditiva. Detto questo, spero che Greta non venga utilizzata come figurina per mettersi a posto la coscienza e come alibi per non fare nulla di concreto. Il ministro Fioramonti aveva proposto di giustificare l’assenza per i Friday4future. Ma non sarebbe stato più utile ed educativo introdurre un’ora di educazione civica ed ambientale in classe?». E le sardine che impressione le fanno? «Mi sembra che il meglio lo esprimano con i numeri che riescono a fare nelle piazze, la presenza bulimica nei talk invece non credo stia facendo bene, soprattutto perché non mi sembra abbiano ancora chiari gli obiettivi da raggiungere e i contenuti da veicolare. Aspettiamo di vedere come evolverà questo movimento». Parliamo della sua trasmissione, Belve. Tornerà sul Nove? «Perché no? Il materiale umano non manca». Avevamo letto che l’arrivo di Daria Bignardi sul Nove fosse la causa dello stop. «L’ho letto anche io, ma non so altro e nemmeno quale sia realtà dei fatti, ma sono troppo pragmatica per fare la complottista. Sono cose che capitano, non finisce mica il mondo». È più Belva Lilli Gruber o Daria Bignardi? «Lilli Gruber! Le chiesi di venire ospite a Belve, ma ahimè senza successo». Altri progetti? «Qualcosa bolle in pentola, datemi tempo...». Le intervistate che non dimenticherà? «Cristina Pinto e Adriana Faranda, un’ex camorrista e un’ex brigatista, due storie diverse ma ugualmente drammatiche. Entrambe non hanno subìto il loro destino, lo hanno scelto». Pochi giorni fa è stato il suo compleanno: cosa le ha regalato il suo compagno Enrico Mentana? «Un cucciolo di cane, Nina. È una piccola Cavalier King sui toni dell’arancione. Un batuffolino che porta tanta gioia in casa. Anche Enrico l’ha voluto tantissimo. Così il mio altro cane, Duccio, avrà una sorellina. Duccio è un Jack Russel di undici anni scatenato che adesso tiene mio padre, un santo». Ultimamente va molto di moda fare una trasmissione con il proprio partner. Lei con Enrico Mentana lavorerebbe? «Ho avuto il privilegio di avere due grandi maestri, due giganti: Giovanni Minoli e Michele Santoro. Mi hanno insegnato tutto, mi hanno messo un mestiere nelle mani, sono loro profondamente grata. Credo che si sentono così i ragazzi che si sono formati con Enrico. Detto questo, sono innamorata, ma mica kamikaze, lo vedo già abbastanza, maratone permettendo”. (Ride) riproduzione riservata