Corriere della Sera, 9 dicembre 2019
Mara Venier perdona ma non dimentica
«Io alla prima serata non pensavo affatto. Perché proprio non mi sembro adatta». Se Mara Venier è così amata dal suo pubblico, è anche per la sincerità a tratti disarmante. Come ieri quando, a Domenica In, si è commossa senza nascondersi davanti a Don Mazzi ricordando di essere «rimasta orfana da giovane» e di come il prete sia stato per lei «un padre»
Perché, è vero, non sono molte le conduttrici capaci di mettersi così tanto a nudo. E ancora meno quelle che parlerebbero come sopra di un imminente ritorno dopo tanto tempo in uno show serale. Succederà il 20 dicembre, su Rai1, con un nuovo programma, La porta dei sogni. «Teresa De Santis (direttore di Rai1) ha fortemente voluto che fossi io a condurlo, ma a me la mia Domenica in bastava e avanzava. Ha comunque insistito perché almeno andassi all’incontro con gli autori: dopo cinque minuti che mi spiegavano il progetto, ho detto si».
A convincerla «il fatto che fosse un prodotto giusto per me. È un programma che non mi allontana da quella che sono. Il mio valore aggiunto in tv sono le interviste: solitamente le faccio con persone note, qui succederà con gente comune ma per me non c’è nessuna differenza». In ognuna delle tre puntate, incontrerà persone che hanno un sogno da realizzare. «Dopo averle conosciute, si vedrà il compimento del loro desiderio. Purtroppo quella parte è girata in esterna: volevo esserci ma non si sono incastrati gli impegni». Se considera le sue interviste un valore aggiunto è perché «Entro nelle storie che mi vengono raccontate: mi commuovo nel capire quali sono i sogni che vivono dentro queste persone. Anche se sono tutti molto diversi. Per esempio ho conosciuto una donna malata di Parkinson, una mamma e una sportiva. Ecco, lei ha voluto scalare una montagna».
Venier dice di sentirsi «una di loro». «Io sono una persona comune. Non mi sento assolutamente come “quella della tv”. Sono l’amica, la zia, quella che ti accoglie in casa per fare quattro chiacchiere...». Per questo la formula di Domenica in sembra su misura per lei. «L’anno scorso il mio ritorno era andato benissimo, al punto che quest’anno non la volevo più fare. Ero convinta che non si potessero replicare numeri così e volevo lasciare nel momento di maggiore successo,come mi ha insegnato Arbore». Invece ha continuato: «E non credevo che le cose potessero andare ancora meglio: l’affetto del pubblico mi continua a colpire. Le persone mi sono state vicine sempre, anche nei momenti difficili, quando sono stata messa da parte».
Momenti non semplici da metabolizzare. «Sono stata più volte allontanata e poi richiamata. Tutto senza che io facessi una telefonata: nel mio lavoro le cose sono sempre successe, non le ho mai cercate. Per questo, parlando di quando sono stata messa da parte posso dire che non provo rancore ma non dimentico. La mia risposta, anche alle offese, la do tutte le domeniche e ora anche con questo nuovo programma». È uno show dei sentimenti che ricorda altri, Carramba, Il treno dei desideri... «Sì, certo, è molto simile, ma io faccio il mio, ognuno porta in dote il suo carattere. La cosa per me faticosa è che non sono abituata a programmi registrati, la mia carica è nella diretta».
Un altro cambiamento sarà nel look: condurrà in abiti da sera. «Mi fa tanto strano: non mi sono mai vista come una da prima serata, mi vedo da primo pomeriggio, seduta». Seduta? «Sì, lì, nel mio angolino... mi vedo da zia».