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 2019  dicembre 09 Lunedì calendario

La Borsa italiana meglio di quelle europee

VANITYX
La Borsa italiana meglio dell’indice europeo Da inizio anno i ritorni hanno superato il 26%
Azimut, Stm e Amplifon guidano la top ten dei migliori. Tra le maglie nere Pirelli, Banco Bpm e Ferragamo
Fabrizio Goria
fabrizio goria
Azimut, Stmicroelectronics, Amplifon, Diasorin e Ferrari. Sono queste le cinque stelle più splendenti del 2019 a Borsa Italiana. Più precisamente, del listino principale, il Ftse Mib. Ma, in generale, l’anno che si sta per chiudere è stato positivo per l’intero mercato, che da inizio anno a oggi ha guadagnato oltre il 26 per cento. Meglio dunque del già positivo indice europeo Stoxx Europe 600, che ha realizzato ritorni di poco superiori al 20 per cento. Una tendenza che, secondo gli addetti ai lavori, continuerà anche l’anno prossimo.
Un realizzo a tripla cifra. È quello messo a segno da inizio anno dalla società finanziaria di Pietro Giuliani che, tra conti in ordine, l’ingresso nel mercato statunitense e circa 7 miliardi di euro investiti nello sviluppo del mercato degli investimenti verdi, è stata la vera regina di Piazza Affari. Allo scorso venerdì, il guadagno del titolo Azimut da inizio 2019 era infatti superiore al 130 per cento. Vale a dire, circa il 40% in più della seconda in classifica, la stella italiana dei semiconduttori, Stm, che ha registrato guadagni per quasi l’88 per cento, e della terza, Amplifon. Fuori dal podio, troviamo però due titoli forti. Ovvero Diasorin, che ha superato i 120 euro per azione, e Ferrari, oltre i 150 euro. La crescita, rispettivamente, è stata superiore al 75% e al 73 per cento. In media, ben più del doppio del risultato dell’indice di cui fanno parte.
Anche gli altri segmenti hanno però i loro protagonisti. Come nel caso dell’Aim Italia, ovvero quello dedicato alle piccole e medie imprese ad alto tasso d’innovazione. Nonostante un anno turbolento, con il caso Bio-On a farla da padrona, ci sono stati esempi di risultati fuori dall’ordinario. Come quello di Innovatec, società milanese operativa nel settore dell’efficienza energetica, il cui titolo da inizio anno ha guadagnato oltre il 550 per cento.
O come Restart, società tra le decane di Borsa Italiana. Fondata nel 1905, è stata la prima società immobiliare a essere quotata alla Borsa Valori di Milano nel 1924. E nel 2019 sta viaggiando a passo spedito, con oltre 200 punti percentuali guadagnati da inizio anno a oggi.
Non solo di buone performance, tuttavia, si può parlare. E nella lista delle maglie nere di Piazza Affari troviamo nomi illustri. A guidare la classifica troviamo Pirelli, con meno 17%, seguita dal Banco Bpm, meno 9,5%, e da Salvatore Ferragamo, meno 8 per cento. Il cucchiaio di legno delle peggiori va invece a Tenaris, quasi meno 7% da inizio anno. A chiudere la lista dei cinque peggiori dell’anno, Eni e Telecom Italia, entrambe con ribassi, finora, intorno al 3 per cento.
I maggiori ribassi si sono visti però sull’indice Aim, Illa spa, per esempio, ha ceduto finora oltre il 50% del suo valore. La società di pentolame sconta ancora le dimissioni del presidente e amministratore Delegato Vincenzo Orlando, avvenute nello scorso giugno. E anche Visibilia, società pubblicitaria guidata da Daniela Santanchè, è sulla stessa direttrice. In questo caso, però, gli ultimi due giorni sono stati scoppiettanti, alla luce della «ristrutturazione aziendale in atto e dal nuovo aumento di capitale annunciato per 4,8 milioni di euro», ha spiegato l’azienda.
E in Europa? Guardando l’indice Euro Stoxx 50, che racchiude le 50 società più importanti a livello Ue, ci sono tre vincitori netti. Asml, compagnia olandese di semiconduttori, che da inizio anno a oggi ha guadagnato quasi l’85%, la Lvmh di Bernard Arnault, più 55%, e la tedesca Adidas, più 53 per cento.
Tra i peggiori, invece, troviamo la finlandese Nokia, meno 37%, e le spagnole Santander e Telefonica. Nel 2020, però, l’Europa tornerà a essere protagonista, dicono gli analisti.