Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2019  dicembre 07 Sabato calendario

In Veneto e in Sicilia il treno è diventato Pop

Il treno è Pop. Elettrico, monopiano, con una velocità massima di 160 chilometri orari e una capacità di trasporto che, con circa 530 persone, è del 15% superiore rispetto alla precedente generazione. Il nuovo convoglio di Trenitalia, costruito dalla società francese Alstom, viaggia sui binari del Veneto e della Sicilia, le prime regioni italiane coinvolte nel progetto ferroviario.In novembre, in Veneto, oltre a Pop, è stato presentato anche il treno Rock, che con i suoi due piani può vantare sino a 700 posti a sedere. I nuovi treni, tra le stazioni venete, saranno 78. «È un primato unico, ovvero una flotta di treni regionali tutti nuovi», ha spiegato il governatore leghista Luca Zaia. «Diciamolo con orgoglio: in Veneto i treni sono più puntuali di quelli svizzeri, di quelli tedeschi e di quelli londinesi. Quelli che stiamo presentando sono mezzi innovativi, dotati di wi-fi, spazi per le biciclette, più posti per disabili. Efficienti, smart e meno inquinanti. Inoltre sono stati realizzati in Italia. E sono brandizzati con la bandiera del leone di San Marco». I convogli di Trenitalia sono riciclabili sino al 97%, con una riduzione del 30% dei consumi energetici rispetto ai treni precedenti. Insieme con una maggiore affidabilità ed elevati standard di sicurezza, sono disponibili diverse configurazioni esterne e interne realizzate per rispondere alle esigenze individuate dal committente regionale.
Da Nord a Sud. Dal Veneto alla Sicilia. Dove il treno Pop, presentato lo scorso mercoledì, sarà in circolazione sulla linea Palermo-Termini Imerese dal 15 dicembre con l’hashtag #EuropeLoveSicily. I nuovi treni rientrano nel Contratto di servizio decennale. Sottoscritto nel maggio del 2018 dalla Regione Sicilia e da Trenitalia, prevede investimenti per 436 milioni di euro, di cui circa 325 destinati all’acquisto di nuovi treni per potenziare la mobilità regionale e metropolitana nell’isola. «La Sicilia deve tornare al trasporto ferroviario e integrato», ha spiegato il governatore di centrodestra, Nello Musumeci. «Per troppo tempo è stato sacrificato con tratte chiuse perché considerate rami secchi. Un ramo è secco se non viene curato. Un treno veloce e pulito determina domanda. Scontiamo decenni di ritardo anche da parte della politica, ma sono convinto che nei prossimi tre anni di legislatura potremmo allinearci alla situazione del Mezzogiorno».
In Sicilia dovrebbero arrivare 21 treni pop, 17 bimodali e anche a batteria, una novità assoluta in Europa. L’obiettivo è completare la flotta con 43 nuovi convogli entro il 2021. «Nel maggio del 2018 abbiamo firmato il primo contratto di servizio della storia di questa regione, che prevede investimenti per 436 milioni», ha ricordato l’amministratore delegato di Trenitalia, Orazio Iacono. «Questa regione registra la maggior crescita di passeggeri: più 12% nel 2019 sul 2018». «Oggi l’età media della flotta in Sicilia è alta», ha aggiunto l’ad, «ma con questi nuovi treni la abbassiamo a sette anni. La Sicilia, in questa maniera, diventa la regione con una flotta di età media tra le più giovani in Italia».