la Repubblica, 8 dicembre 2019
Le sardine al 25%
L’ultima indagine dell’Atlante politico di Demos traccia un profilo dei movimento delle Sardine che, da Bologna, si sta espandendo nella penisola. I suoi attivisti e i suoi sostenitori sono soprattutto giovani, con un livello medio-alto di istruzione e tendenzialmente orientati a sinistra. Ma è interessante rilevare che anche un quinto degli elettori di centrodestra dichiari di essere d’accordo con le loro iniziative. Queste valutazioni non avranno probabilmente effetti a breve termine sulle scelte di voto, ma possono segnalare possibili cambiamenti nelle tendenze dell’opinione pubblica. Nelle ultime settimane, quattro persone su cento hanno preso parte alle iniziative delle Sardine, organizzate in diverse piazze italiane, cui si aggiunge un altro 38% che si dice comunque d’accordo con le loro battaglie. Complessivamente, dunque, l’area del consenso riguarda il 42% degli elettori. Il fattore anagrafico è fra quelli che maggiormente incidono sugli atteggiamenti rilevati, via via più critici spostandosi dalle fasce più giovani a quelle più anziane: i simpatizzanti passano dal 65% degli under-25 al 35% degli over-65 (con le classi intermedie a disporsi ordinatamente tra questi due estremi). Anche se il movimento è stato avviato da trentenni, i favori più significativi si rilevano tra i più giovani. È però la classe successiva – quella compresa tra i 25 e i 34 anni – a dichiarare il livello più elevato di coinvolgimento attivo (9%). Coerentemente con l’epicentro emiliano, sono le regioni di centro-nord a far segnare i livelli più elevati di partecipazione (7%). In generale, l’adesione alle iniziative (e ai valori) del movimento si associa a un elevato livello d’istruzione. Chiara è anche la colorazione politica delle sardine, guardate positivamente da oltre sette persone su dieci presso l’elettorato del Pd e di LeU. Nel caso del M5s un elettore su due ne condivide il messaggio. Ma anche un quinto degli intervistati orientati a votare per i partiti di centrodestra giudica positivamente le iniziative delle sardine, nonostante l’impronta anti-salviniana delle prime auto-convocazioni. Una parte non trascurabile degli intervistati dichiara d’altronde di essere disposta a prendere in considerazione anche il voto per una lista (per ora del tutto improbabile) delle Sardine, nel caso fosse presentata.