Il Messaggero, 8 dicembre 2019
Francesca Pascale si fa sardina
Non c’è gattino salvinista che tenga. Contro la sardina Francesca. La quale, e stiamo parlando della Pascale, non ha mai potuto sopportare Salvini, ai suoi occhi sempre il ferocissimo nemico dei napoletani, e ora lo sfida annunciando che forse andrà a piazza San Giovanni, nella mega adunata dei pesciolini anti-Lega. «Sto valutando se manifestare il 14 dicembre insieme alle sardine – dice la fidanzata del Cavaliere – perché guardo con interesse a questo fenomeno. Vi trovo quella carica di libertà che fu propria della rivoluzione liberale di Berlusconi». E che contrappasso! A San Giovanni il 19 ottobre c’era Silvio che comiziava con Salvini, ora invece ci sarà la Pascale contro Salvini. E sarà gustoso vederla manifestare affianco ai Papa Boys – che ieri hanno a loro volta aderito alla kermesse per darle un tocco bergogliano certamente gradito a Francesco – subito dopo aver orgogliosamente dichiarato da militante in prima linea per i diritti Lgbt: «Oggi amo Silvio, domani potrei amare una donna».
Sì, speriamo che l’Italia non si privi del piacere di vedere Francesca sardina. «Questo movimento non va sminuito etichettandolo di sinistra», dice lei. E il Cavaliere che cosa dice? Magari gradisce, tanto per fare a Salvini un dispetto che lui non può più concedersi, la scelta della fidanzata. E comunque: le sardine sono tutte contente di ospitare Lady Arcore. «Con noi è benvenuto chiunque si discosti dal sovranismo»: dice Mattia Santori, il liderino. E sempre lui: «Rimane il fatto che in Emilia-Romagna, e non solo, Forza Italia è alleata proprio con i principali artefici della retorica sovranista. Ma se la Pascale viene con una sardina bella colorata, chiuderemo un occhio».
APPELLI CUORE IN MANO
Ed è un aiuto insperato per il movimento dei pesciolini questo endorsement di Francesca. Se Nanni Moretti all’epoca dei girotondi con manifestazione finale a piazza San Giovanni invocava sempre l’apporto delle «persone di centrodestra moderne e moderate», e quell’apporto non ci fu mai, stavolta ci potrebbe essere al massimo grado. Rimarcando una linea di frattura, dentro il centrodestra, tra chi è muscolarmente salvinista e chi non vuole accodarsi alla retorica estrema del Capitano. Discorsi troppo seri per una trovata come quella di Francesca, su cui nei social s’è subito ironizzato (ma sono più i sostenitori che i detrattori della sua scelta) «dal calippo alla sardina»? A prendere seriamente, e non bene, la cosa è anzitutto Forza Italia. C’è chi ha telefonato ad Arcore per sapere dal Cavaliere: ma davvero? Lui si è negato. E lo sconcerto azzurro è diventato irritazione. Fonti forziste la mettono così: «Ovviamente ognuno può assumere qualsiasi posizione a livello personale, tuttavia sostenere chi in Emilia Romagna si batte in piazza contro la candidata del centrodestra Lucia Borgonzoni, in una fase di aperta campagna elettorale, assume un enorme rilievo politico». Francesca una quinta colonna della sinistra, un po’ come veniva considerata Veronica Lario? E c’è chi vorrebbe implorare Berlusconi: «Presidente, la fermi lei!». Ma niente.
DUDU’ E BELLA CIAO
A piazza San Giovanni, la Pascale potrebbe andare in compagnia. Alcuni parlamentari forzisti riservatamente dicono: «Un’occhiatina dal vivo alle sardine va data, non sono male». Ma c’è anche chi parla apertamente: «Se Francesca dovesse andare in piazza, mi sentirei di accompagnarla», annuncia il democristian-berlusconista Gianfranco Rotondi. La Pascale intanto avverte le sardine: «Mi auguro non facciano come i grillini, che si sono attaccati alle poltrone». E ancora, contro Salvini: «Questi giovani in piazza sono un sussulto civico che si oppone al linguaggio illiberale dell’odio e della paura. Quindi pescano anche fuori dalla sinistra». Segue appello: «Sardine, restate indipendenti e libere, siete l’anima rivoluzionaria che alberga in tutti i partiti». Lega esclusa, evidentemente. E se Salvini scatenerà i suoi gattini per divorare i pescetti di piazza San Giovanni, magari dovrà vedersela anche con Dudù (che ha più o meno gli stessi riccioli di Mattia) in versione militante, pronto a cantare con Francesca e con tutti Bella ciao.