Libero, 7 dicembre 2019
Va di moda il sedere grosso
«L’amante è naturalmente una bella culona, dalla pelle bianca e la testina piccola. Placida, bonaria, apparentemente l’ideale delle amanti perché non rompe le scatole, molto umile e sottomessa», scriveva negli appunti di sceneggiatura per il film 8 ½ Federico Fellini. Una figura femminile che il regista disegnava spesso. Bastava che avesse un foglio davanti, una penna a portata di mano, e come per incanto affioravano dalla carta quelle forme doviziose. Sandra Milo dovette ingrassare più di dieci chili per interpretare la signora Carla di 8 ½. Un paio di taglie le prese sul set, durante la lavorazione, infatti, fu costretta a ripetere più volte la scena del ristorante nella quale ingurgitava grosse cosce di pollo arrosto. Le forme «dilatate» che pure Botero considerava una invincibile espressione di sensualità sono tornate alla ribalta. Quel «grasso grosso sedere» oggi viene esibito come un trofeo su Instagram, come fa la disinibita messicana Yanet Garcia, 29 anni, mentre le ragazzine complessate con la felpa legata in vita tirano finalmente un sospiro di sollievo. La signorina dal fisico a clessidra, stile Sophia Loren anni ’50, sembra vivere una nuova giovinezza.
LA FEMMINILITà
Gli esempi non mancano: Mariah Carey si esibisce in concerto sempre più spesso indossando solo un body trasparente e la nostra Laura Pasini si mostra sul palco con abiti aderenti senza alcun problema. Tutti quelli che gridavano allo scandalo quando la bellissima Jennifer Lopez aveva assicurato per due miliardi di dollari le sue «bubblicious butts» (neologismo creato per descrivere le sue natiche così corpose) adesso se ne faranno una ragione. Se il seno è materno, il sedere abbondante è sinonimo di femminilità. Tra le scimmie non vince la più bella, ma quella col sedere più pronunciato, ricorda il genetista Edoardo Boncinelli. Quelli piatti o appena accennati, particolarmente apprezzati dagli stilisti sulle modelle da mandare in passerella, sembrano esser passati di moda visto che anche i ricercatori di Oxford affermano: i glutei rotondi sono sinonimo di salute. Le donne con il sedere naturalmente grosso corrono un rischio minore di sviluppare malattie cardiovascolari. Tra i Boscimani, popolo che vive nel Kalahari, se non hai un sedere ben fornito resti zitella. Senza andare così lontano, il campionato mondiale in Francia che tanta visibilità ha dato al calcio femminile, ha messo in evidenza i pregi sportivi ed estetici delle atlete, tanto da farle diventare modelli di bellezza a cui aspirare. È stato specialmente apprezzato il fondo schiena che grazie ai costanti allenamenti acquisisce un volume scultoreo. Le foto del lato B di molte giocatrici hanno fatto il giro degli studi medici estetici di tutto il mondo. In molte si sono presentate con l’immagine della calciatrice di riferimento con l’intento di volerla imitare. Ed ecco i risultati: sui social c’è persino chi ricorre al fotoritocco pur di apparire un po’ culona (torna in mente Angela Merkel, così tacciata da un Silvio Berlusconi di tanto tempo fa); c’è chi va in palestra per «ammazzarsi» di squat, chi grazie a madre natura non ne ha bisogno e chi si affida al bisturi (o alla nuova tendenza di spostare il grasso da addome e fianchi in punti dove si desidera rimpolpare) di mani esperte per ritrovarsi con delle natiche come quelle di Kim Kardashian, la burrosa reginetta dei reality tv americani.
LE INGLESI
Un desiderio particolarmente ambito dall’universo femminile anglosassone, sostengono i chirurghi inglesi. Aumentano sempre di più le donne che vogliono arrotondare le loro curve e dare un ritocchino al sedere, così come si è fatto per anni con seno e zigomi. I dati parlano chiaro: per la prima volta nella storia della British Association of Aesthetic Plastic Surgeons, le donne che hanno scelto di aumentare le loro curve con iniezioni di grasso sono aumentate di circa il 13%, rispetto a quelle che hanno scelto di ridurlo, calate di ben il 14%. In Italia, invece, spiega a Libero il professor Marco Klinger, chirurgo plastico con studio a Milano, «l’aumento del volume dei glutei è un intervento non molto richiesto. Sono molto numerosi invece i “rimodellamenti” del lato B, questo è ciò che desidera la donna mediterranea. Ed è un risultato che può essere ottenuto facilmente con la lipoaspirazione. Per quanto riguarda l’aumento vero e proprio, comunque, ci sono due possibilità: il lipofilling (autotrapianto di grasso della paziente stessa) e le protesi. Il primo è sconsigliato, anche da raccomandazioni internazionali, in quanto pericoloso. Le seconde possono dare luogo a risultati innaturali. Insomma, io consiglio decisamente il rimodellamento».