Corriere della Sera, 7 dicembre 2019
Stroncatura della fiction su Nilde Iotti
A vent’anni dalla morte, la Rai ha scelto di omaggiare la figura di Nilde Iotti, membro dell’Assemblea costituente, prima donna a ricoprire la carica di presidente della Camera. Lo ha fatto cercando di restituire tutta l’essenza delle passioni pubbliche e private che hanno segnato la vita della parlamentare comunista, ma scegliendo un linguaggio insolito, un documento in bilico tra fiction, materiali d’archivio e testimonianze del mondo della politica e del giornalismo.
Prodotta da Rai Fiction e Anele, «Storia di Nilde» è una docu-fiction che rimane sospesa a metà tra il classico «biopic» (il «santino» tipico delle biografie) e il documentario storico, senza avere però lo slancio né dell’uno né dell’altro. Nei panni della Iotti una brava Anna Foglietta che ne restituisce fermezza e carisma, mentre Francesco Colella è Palmiro Togliatti.
Il racconto prende le mosse da Rosanna, un personaggio inventato ma ispirato a un fatto reale, quello di una ragazza che riuscì a emanciparsi dalle imposizioni del fidanzato grazie alla risposta che la Iotti le diede dalle colonne di un giornale; Rosanna si rivolge alla protagonista ripercorrendo così tutte le tappe salienti della sua vita. La studentessa della Cattolica (legata a Dossetti), l’insegnante di lettere, la staffetta della Resistenza nella campagna reggiana, la deputata comunista ossessionata dal «diritto di famiglia», l’amante di Togliatti oggetto di critiche e scandali. La vita di Nilde Iotti scandisce il lungo cammino della Repubblica italiana dal dopoguerra fino alla sua elezione al vertice di Montecitorio. Impreziosita da filmati d’epoca e interventi radio originali, la docu-fiction perde vitalità nelle innumerevoli testimonianze che frammentano e appiattiscono la narrazione. «Storia di Nilde» è uno strumento didattico, ma forse anche un’occasione mancata per ravvivare la conoscenza di un personaggio centrale della storia politica nazionale.