ItaliaOggi, 5 dicembre 2019
Ricostruito municipio de La Rochelle, un modello per Notre-Dame a Parigi
Un incendio lo aveva distrutto il 28 giugno del 2013. Ma ora il municipio più antico di Francia, quello de La Rochelle, è tornato all’antico splendore: la cittadina marittima della Nuova Aquitania, che si affaccia sul golfo di Biscaglia, può nuovamente sfoggiare lo splendore del palazzo comunale, sede del municipio sin dal 1298. E in vista della riapertura di lunedì prossimo, da venerdì a domenica sono stati indetti tre giorni di festeggiamenti per celebrare la conclusione del restauro coordinato da Philippe Villeneuve, l’architetto cui è affidata la ricostruzione della cattedrale di Notre-Dame dopo il terribile incendio dell’aprile scorso. Tanto che in Francia l’intervento appena concluso è stato considerato una sorta di prova generale in vista dell’operazione ben più complicata che riguarderà il simbolo di Parigi.La sfida della ricostruzione del municipio de La Rochelle, come ha riportato l’Agenzia France Presse, era duplice: da una parte rimettere in sesto l’edificio con la bellissima facciata rinascimentale; dall’altra sfruttare il disastro per razionalizzare gli spazi e quel labirinto di edifici adiacenti al principale che nel corso dei secoli i vari sindaci della cittadina avevano via via aggiunto.
L’hôtel de ville in questione è considerato monumento storico sin dal 1861 e, come ha spiegato il sindaco Jean-François Fountaine, l’assicurazione ha pagato perché l’immobile ritornasse allo stesso identico stato, preservando la storicità dell’immobile. «Le parti decorative che non sono state danneggiate dal fuoco o dall’acqua sono state utilizzate come modelli per la ricostruzione», ha aggiunto il primo cittadino, «sono stati riprodotti i pigmenti delle vernici dell’epoca, gli arazzi, gli intarsi».
Un minuzioso recupero per far rinascere dalle ceneri il più antico municipio francese. Ma questo non ha impedito all’architetto Villeneuve di utilizzare le tecniche più moderne per consolidare l’edificio, la cui facciata rischiava di crollare dopo l’incendio. «E questa», ha precisato il responsabile del restauro di Notre-Dame, «è stata la parte più complessa della ricostruzione».
La disposizione degli ambienti è stata standardizzata: se prima c’erano undici diverse altezze degli spazi, ora è tutto più uniforme e coerente. «Il fuoco, anche se è orribile da dire, è stato una vera opportunità per questo monumento», ha detto l’architetto all’Afp, «perché ora è razionale, fluido, chiaro e più apprezzato».
Il lavoro sulla cattedrale parigina sarà però molto diverso e più complicato. L’esperto ha detto che da una parte si incontreranno problematiche simili, come strutture arrugginite e altre piene d’acqua, ma la conformazione architettonica di Notre-Dame, estremamente dinamica, necessiterà di un grande sforzo. E se il municipio di La Rochelle ha seguito un progetto di ristrutturazione, a Notre-Dame si attuerà essenzialmente un restauro.