Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2019  dicembre 05 Giovedì calendario

Stefano Patuanelli lancia Brescia capitale sostenibile

Brescia capitale ecosostenibile. Con la benedizione del ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli. «Dobbiamo contribuire a creare modelli di sostenibilità tramite una nuova scala di valori». Che, secondo il responsabile del Mise, avrà la città della Loggia come esempio da seguire nel ramo dell’economia circolare basata sul riciclo e sulla rigenerazione.Patuanelli, alla fine della scorsa settimana, ha partecipato all’anteprima di Futura, economia per l’ambiente, la fiera economica che si terrà a Brescia dal 27 al 29 novembre del 2020. La rassegna dedicata alla sostenibilità sarà l’atto finale di un percorso a tappe che ha l’obiettivo di creare un nuovo modello di sviluppo.
Il ministro in quota M5s ha annunciato che il governo di Giuseppe Conte è pronto a investire «7 miliardi di euro per le imprese, ponendo le basi del Green new deal», la procedura che si basa su una proposta di legge degli Stati Uniti per contrastare i cambiamenti climatici. Le risorse, stanziate nella legge di Bilancio, saranno destinate alle aziende che riconvertiranno le loro produzioni seguendo le regole dell’economia circolare. E Brescia, che vanta diverse realtà economiche e imprenditoriali, tra le quali A2A, la multiutility dell’energia, può fare da capofila nel settore del riciclo in Italia.
«Questa sfida è una grande opportunità per le imprese che sapranno trasformare la sostenibilità in un valore aggiunto, perché al loro fianco avranno un governo che non vuole imporre misure fiscali da un giorno all’altro», ha spiegato Patuanelli. «Accompagneremo le aziende con un percorso a tappe verso una progressiva trasformazione delle produzioni nocive».
Secondo il ministro è necessario «rendere strutturali gli eco bonus, trasformando gli iper ammortamenti in crediti d’imposta, agevolando così le Pmi che hanno fatto fatica ad accedere ai vantaggi del piano industria 4.0, che io chiamo transizione 4.0. Il governo sta cercando di fare la sua parte con alcune misure che troveranno già risposta nella legge di bilancio».
Se «la sostenibilità è un’emergenza e siamo in ritardo», le industrie bresciane, per Patuanelli, stanno facendo «grandi sforzi». La rassegna Futura, in tal senso, «non vuole essere una fiera della retorica, ma del racconto delle buone prassi e delle esperienze positive che Brescia ha già messo in campo». L’ambizione delle istituzioni e delle realtà locali, col supporto di Patuanelli, è fare della città della Loggia la capitale italiana dell’economia sostenibile.
A2A, nell’aprile del 2018, aveva annunciato investimenti per 450 milioni legati all’economia circolare, comprensivi della costruzione di nuovi impianti e dello sviluppo di quelli esistenti. Un piano con scadenza fissata nel 2022. «Risorse che fanno di Brescia una città sempre più protagonista nel sistema dell’economia circolare», aveva commentato l’amministratore delegato della multiutility, Luca Valerio Camerano.
Anche l’amministrazione del sindaco Pd di Brescia, Emilio Del Bono, è impegnata in quella che il primo cittadino definisce «svolta green». Perché, come ha detto Patuanelli, «il clima e l’economia circolare non sono una questione di concorrenza tra paesi o aziende, ma di sopravvivenza».