Giulia Villoresi per “il Venerdì di Repubblica”, 4 dicembre 2019
CHE DIFFERENZA C’È TRA VULVA E VAGINA? – UNA GIOVANE ITALIANA SU CINQUE NON HA ALCUNA EDUCAZIONE SESSUALE E CADE SPESSO NELLE BUFALE ONLINE. IL 56% NON SA LA POSIZIONE ESATTA DEL FORO DELL’URETRA E IL 4 PENSA CHE UN BAGNO CALDO SIA UN’ALTERNATIVA ALLA PILLOLA DEL GIORNO DOPO - DOPO AVER DEBUNKATO GWYNETH PALTROW E I SUOI "OVULI DI GIADA", LA GINECOLOGA JENNIFER GUNTER DÀ TUTTE LE RISPOSTE NE "LA BIBBIA DELLA VAGINA" – VIDEO -
Secondo un’indagine della Societa italiana di ginecologia, una giovane italiana su cinque non ha alcuna educazione sessuale ed e vittima di bufale online. Tra queste, il 56 per cento non conosce la posizione esatta del foro dell’uretra e di quello vaginale; il quattro pensa che un bagno caldo sia una valida alternativa alla pillola del giorno dopo e il sette usa la Coca-Cola allo stesso scopo.
In America, come testimonia Jennifer Gunter, le cose vanno ancora peggio. Canadese di origini, californiana d’adozione, Gunter – ginecologa, ostetrica e specialista in terapie del dolore pelvico – ha deciso di demolire tutte le falsita sull’apparato riproduttivo della donna. La sua battaglia pubblica e iniziata nel 2011 con l’apertura di un blog (drjengunter. com) dove prova a smontare miti duri a morire:l no, la dieta non influisce sulla salute della vagina; la pillola contraccettiva non fa aumentare di peso; non c’e relazione tra l’eta della prima mestruazione e quella dell’ingresso in menopausa; non esiste un orgasmo vaginale (quello che si raggiunge con la penetrazione passa comunque per la stimolazione del clitoride). E inserire nella vagina un ovulo di giada non migliora la salute e la vitalita sessuale.
GLI OVULI DI GIADA Di quest’ultima pratica, qualcuno lo ricordera, si e parlato nel 2017, quando l’attrice Gwyneth Paltrow la raccomando alle lettrici di Goop, il suo sito web, che fattura 250 milioni di dollari l’anno dispensando «consigli medici all’avanguardia per la cura e il benessere femminile». Nella fattispecie, si raccomandava un uso quotidiano degli ovuli – sponsorizzati a 66 dollari l’uno – per stimolare la contrazione spontanea dei muscoli pelvici, favorendo cosi l’orgasmo e “l’equilibrio ormonale”. Gunter reagi con una lettera aperta diventata virale: l’unica cosa che gli ovuli favoriscono, spiegava, e la proliferazione di batteri; non c’e rapporto tra esercizi pelvici e produzione ormonale; e i muscoli della vagina non sono fatti per contrarsi continuamente.
Nella lettera erano citate anche un altro paio di bufale apparse su Goop: i danni del reggiseno (accusato di aumentare il rischio di tumore alla mammella) e i benefici della vaporizzazione vaginale, che consiste nel sedersi su un bacino d’acqua bollente mischiata a erbe per «detergere l’utero».
Gwyneth Paltrow e stata poi condannata (per gli ovuli) a pagare una multa di 145 mila dollari per pubblicita ingannevole. Ma la campagna di debunking di Jennifer Gunter – definita da una fan di Goop «l’Anticristo della vagina» – non si ferma: ha una rubrica sul New York Times, conduce uno show sulla salute femminile e ha appena pubblicato un libro che e gia bestseller: The Vagina Bible (Penguin Random House), “La Bibbia della vagina”, e un manuale chiaro, meticoloso e demistificante sull’intero scibile ginecologico. Scopo: insegnare alle donne a «distinguere il mito dalla medicina». Ce n’era davvero bisogno?
IMPURA A CHI? «Si» risponde Gunter. «Per secoli hanno raccontato bugie sul corpo femminile per escludere le donne dalla societa: “Il tuo utero e pieno di tossine”, “Sei impura”. I siti come Goop stanno facendo la stessa cosa: parlano di emancipazione femminile, ma mentono alle donne sul loro corpo. Tutta questa insistenza sullo stile di vita naturale, sulla purezza, di fatto continua a promuovere l’idea che la donna sia sporca. Vedi la vaporizzazione vaginale per “pulire” l’utero. Ma pulirlo da cosa? Questo e patriarcato travestito da femminismo, marketing spacciato per informazione scientifica».
Gunter parla di vaginal shame, vergogna della vagina, che addebita anche all’incapacita dei medici di ascoltare le pazienti, e di liberarsi da una visione distorta del corpo femminile. «Se il dottore ti riceve per quindici minuti al massimo e non da credito al tuo disagio» spiega, «e chiaro che finirai per ascoltare chi dice che tutto cio che stai provando e reale».
A trarne profitto sono i falsi scienziati e l’industria cosmetica, soprattutto quella bio. «Tutti parlano di Big Pharma. Ma almeno Big Pharma testa i farmaci. Certo, non pubblica tutti i dati. Ma “Big Natural” non ne pubblica nessuno». Buona parte dei prodotti per la cura femminile, spiega Gunter, e inutile, o dannosa. Prendiamo l’igiene: qualsiasi cosa che non sia un detergente intimo delicato – quindi saponi, spry deodoranti, salviette, lavande – danneggia la mucosa protettiva e altera la flora batterica aumentando il rischio di vaginiti.
Ci sono persino studi secondo cui lavarsi con normale sapone aumenterebbe il rischio di contrarre l’Hiv (probabilmente perche la mucosa, privata di una parte del manto protettivo, e piu esposta ai microtraumi). Eppure, ino al 40 per cento delle donne americane usa la lavanda vaginale una volta al mese.
«In alcuni Paesi si e anche diffusa la pratica“rigenerativa” di sofiare in vagina dell’ozono» racconta Gunter. «Si tratta di un gas tossico. Penso non ci sia bisogno di aggiungere altro». In realta, in ambito ginecologico sembra che non esistano informazioni scontate. Basta monitorare forum e siti. Gunter, che lo fa di continuo, ha deciso di stilare l’elenco delle cose da non inserire in vagina: prezzemolo(perprovocarelemestruazioni), aglio(percurarelacandida),unguento mentolato (per deodorare), «creme illuminanti» («per donare alle grandi e piccole labbra una luminosita iridescente» spiega una pubblicita), i «glitter vaginali» («per renderti magicamente deliziosa»).
INIEZIONI DI COLLAGENE «Il vaginal shame fa circolare molti soldi» commenta Gunter. «Dagli anni Novanta ho visto aumentare drammaticamente il numero di pazienti che credono di avere un disturbo, quando sono normalissime. Qualcuno, spesso un partner, ha detto loro che hanno secrezioni troppo abbondanti, un odore spiacevole o che le loro labbra sono troppo grosse. Ci sono madri che vengono da me preoccupate per la misura delle piccole labbra delle iglie». Nel 50 per cento delle donne queste sporgono oltre le grandi labbra: il 75 per cento di loro pensa che non sia normale e molte ricorrono alla chirurgia plastica per rimpicciolirle, un intervento le cui conseguenze a lungo termine sono ignote.
Lo stesso vale per i trattamenti di ringiovanimento vaginale, come le iniezioni di collagene nelle pareti della vagina e quelle nel clitoride di gel piastrinico, un prodotto di derivazione ematica che stimola la proliferazione cellulare. «Un crimine» dice Gunter «perche non esistono dati sugli effetti di questo trattamento». E la vagina non e l’unico oriizio a cui si interessa Big Natural: di recente il cardiologo Alejandro Junger ha suggerito su Goop di irrigare il colon con del caffe, proponendo un kit fai-da-te da 135 dollari. Peccato che nel 2011 uno studio della Georgetown University School of Medicine abbia stabilito che il lavaggio del colon – pratica sempre piu diffusa – non da benefici, ma solo effetti collaterali.