Il Messaggero, 3 dicembre 2019
Nel 2021 Elisabetta gli cederà il trono?
Tira un’aria di cambiamenti a Buckingham Palace, dove la vicenda dell’amicizia del principe Andrea con Jeffrey Epstein ha costretto a prendere decisioni drastiche. E a fare i conti con il fatto che la regina Elisabetta II è ormai molto avanti con l’età e il suo controllo sulla famiglia si sta, inevitabilmente indebolendo. E così si rincorrono le voci che il principe di Galles, Carlo, a cui si deve la decisione di rimuovere il terzogenito Andrea da ogni incarico pubblico e, per quanto possibile, dai riflettori dello scandalo, potrebbe affiancare la madre sul trono con il titolo di principe reggente e con molte più responsabilità di quelle, già importanti, che ha ora. Il 21 aprile del 2021 Elisabetta compirà 95 anni, la stessa età che aveva Filippo d’Edimburgo quando si è ritirato dai suoi impegni pubblici, e per allora potrebbe essere Carlo a gestire la monarchia, lasciando alla madre il titolo di regina. Il principe di Galles, ultrasettantenne, ha delle opinioni forti su come i Windsor dovrebbero affrontare le sfide del futuro. Innanzi tutto ridimensionando le loro spese e il numero di parenti da far mantenere ai contribuenti: ad esempio, per lui Andrew e le figlie Eugenie e Beatrice non dovrebbero rientrare nel perimetro. «Lo scandalo di Andrew e Epstein ha dato a Carlo l’occasione di dimostrare che può gestire la Ditta», ha spiegato una fonte al tabloid The Sun, aggiungendo che «nessuno è più grande dell’istituzione della famiglia reale. Neppure Andrew, il figlio favorito della regina. Carlo l’ha capito e ha agito in maniera decisiva, come il re che potrebbe presto diventare. È il momento in cui Carlo è entrato in scena come il Principe Reggente, il Re Ombra». Carlo era infatti in Nuova Zelanda per una visita ufficiale con la moglie Camilla quando è stata trasmessa la catastrofica intervista di Andrea alla Bbc e appena rientrato è andato in Norfolk per incontrare il padre, che storicamente ha sempre governato la famiglia con pugno di ferro per contenere le numerose intemperanze di figli e parenti. E invece Andrea aveva preso la tragica decisione da solo, consigliato solo dalla sua assistente personale Amanda Thirsk, che sperava che parlando in pubblico il principe sarebbe riuscito a sanare la sua immagine pubblica. La ex moglie Sarah, con cui è ancora in ottimi rapporti, l’aveva sconsigliato, così come una delle figlie.
E infatti la sua situazione continua a peggiorare, soprattutto dopo che ieri sera sulla Bbc l’accusatrice, Virginia Giuffre, ha raccontato delle tre occasioni in cui ha avuto rapporti con il principe, quando era ancora minorenne. «Ghislaine (Maxwell, la compagna di Epstein, ndr) mi disse di fare per il principe quello che facevo per Jeffrey e mi venne la nausea», ha raccontato la Giuffre, lanciando un appello al pubblico britannico a «stare dalla sua parte». Questa sera, quando i capi di stato e di governo si riuniranno a palazzo per un ricevimento in vista del vertice Nato, Andrea non ci sarà, così come non ci saranno Harry e Meghan, che hanno preso una pausa dai loro impegni ufficiali, anche loro dopo un’intervista molto controversa. Gli altri ci saranno, in forma smagliante, perché come in ogni famiglia qualcosa ogni tanto deve cambiare perché non cambi nulla.