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 2019  novembre 28 Giovedì calendario

La "sentenza" che scagiona Salvini sulle ong contiene un grosso errore

Una settimana fa il Tribunale dei ministri di Roma ha archiviato le accuse di abuso d’ufficio all’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini per avere negato lo sbarco alla nave Alan Kurdi della ong Sea Eye, che in aprile aveva soccorso 65 migranti nel tratto di mare fra Italia e Libia. Il caso e le accuse a Salvini erano di entità minore rispetto ad altri legati all’ex ministro dell’Interno, ma gli esperti di immigrazione se ne sono occupati soprattutto perché le motivazioni del parere – che non è una sentenza, visto che non si è tenuto nessun processo – non sembravano esattamente conformi al diritto internazionale.

Ieri pomeriggio la giornalista Vitalba Azzolini e il ricercatore Matteo Villa hanno scoperto inoltre che un importante paragrafo del parere del Tribunale è stato copiato da un documento (PDF) scritto da un gruppo di avvocati che a sua volta cita in maniera sbagliata e semplificata il principale trattato internazionale che regola il soccorso in mare, la Convenzione di Amburgo del 1979.

L’errore è ancora più rilevante perché il parere è già stato usato da Salvini per giustificare la cosiddetta politica dei “porti chiusi” – amplificando e distorcendo a sua volta la portata della decisione, che dal punto di vista giuridico non costituisce un precedente – considerata molto problematica dal punto di vista del diritto internazionale e marittimo.

I giudici ci danno ragione sulle Ong, non ditelo a PD, Carole e carolanti vari! L'Italia rialza la testa, è solo BUONSENSO!