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 2019  novembre 27 Mercoledì calendario

IL PROCESSO SU BOSSETTI SI PUÒ RIAPRIRE? – LA RIVELAZIONE CLAMOROSA DI GIORGIO CASARI, CONSULENTE DELL’ACCUSA PER L’OMICIDIO DI YARA, A “OGGI”: “IL DNA DI IGNOTO 1 È SEMPRE STATO AL SAN RAFFAELE. L’ABBIAMO CONSERVATO E C’È ANCORA. IN QUESTI GIORNI LO STIAMO RESTITUENDO ALLA PROCURA DI BERGAMO CHE CE LO HA RICHIESTO” – LA DIFESA DI BOSSETTI PREANNUNCIA UNA DENUNCIA PER FRODE PROCESSUALE, A CUI SEGUIRÀ LA DOMANDA DI REVISIONE DEL PROCESSO -

«Il Dna di Ignoto 1 è sempre stato al San Raffaele. L’abbiamo conservato. E c’è ancora. Anche se proprio in questi giorni stiamo restituendo il materiale genetico alla Procura di Bergamo che lo ha richiesto», rivela Giorgio Casari, docente di genetica e consulente dell’Accusa per l’omicidio di Yara Gambirasio, al settimanale «Oggi» in edicola da domani.

Una rivelazione clamorosa perché, spiega l’avvocato Claudio Salvagni, uno dei difensori di Massimo Bossetti, le richieste di una superperizia che confrontasse il Dna di Bossetti, condannato all’ergastolo per il delitto, con quello di Ignoto 1 sono sempre state respinte sostenendo che i reperti erano esauriti. Salvagni preannuncia una denuncia per frode processuale alla quale seguirà la domanda di revisione del processo: «Grazie al vostro settimanale scopriamo che non è vero. Il materiale genetico c’è sempre stato e c’è ancora. E la Procura lo ha sempre saputo.

La superperizia si può e si deve fare. E se le notizie saranno confermate anche da una indagine difensiva per la quale ho già ricevuto mandato da Bossetti, verrà valutata ogni possibile azione per il ripristino della giustizia violata, non esclusa una denuncia penale per frode processuale»