ItaliaOggi, 27 novembre 2019
A Bolgare (BG) un intero quartiere con le case tutte in legno
A Bolgare il legno non manca. Tanto che entro il 2021, grazie al progetto di un’azienda locale, verrà utilizzato per realizzare uno dei quartieri ecosostenibili più grandi d’Europa. L’area si sviluppa su 36 mila metri quadrati e prevede la costruzione di 120 unità abitative ecologiche realizzate interamente col materiale proveniente dalle foreste.Bolgare è un centro di circa 6mila abitanti in provincia di Bergamo. Lì, lungo le sponde del fiume Cherio, ha sede Marlegno, impresa leader nel settore della progettazione e della costruzione di case ed edifici in legno. Il quartiere di Bolgare sarà costituito da villette, trilocali e quadrilocali di massimo due piani, ciascuno dotato di un giardino.
Marlegno, sin dalle prime fasi di progettazione, ha posto particolare attenzione alla cura di ogni dettaglio delle abitazioni, affinché il comfort andasse di pari passo con l’attenzione per l’ambiente e il risparmio energetico. I lavori sono iniziati nel 2016 e oggi sono state costruite 38 abitazioni, 35 delle quali già abitate. Altre 15 sono in fase di realizzazione e l’ultima, la 120esima, dovrebbe essere ultimata tra due anni.
«A quasi 20 anni dalla nascita della nostra azienda», ha detto l’amministratore delegato di Marlegno, Angelo Luigi Marchetti, «ci apprestiamo a realizzare un progetto di dimensioni decisamente significative e che era inimmaginabile sino a pochi anni fa. Se da un lato oggi siamo tutti più sensibili e consapevoli rispetto ai problemi dell’inquinamento che produciamo nel vivere, dall’altro le tecnologie di costruzione che utilizziamo in Marlegno ci consentono di realizzare qualsiasi tipologia di abitazione, con qualità altissima e costi e tempi di consegna certi».
La ditta di Bolgare, per i suoi edifici, si avvale esclusivamente del legno proveniente da foreste certificate Pefc, che garantiscono il rimboschimento e la rigenerazione delle aree soggette al taglio. Marlegno, inoltre, ha aderito alla filiera solidale che si impegna ad acquistare a prezzi equi il legno ricavato dagli alberi travolti dalla tempesta Vaia, che ha colpito il Nordest nel 2018.
Sul sito dell’azienda bergamasca c’è un’apposita sezione dedicata alle abitazioni in legno. «L’edilizia del futuro, responsabile e di qualità, deve ripartire dalla salvaguardia del nostro pianeta e dal benessere della persona», si legge sul portale di Marlegno. «Un’edilizia che si rivolge sempre più non solo a chi costruisce, ma anche e soprattutto a chi abita. Perché la grande novità è che ognuno può contribuire a costruire questo futuro, partendo dalla scelta della propria casa. Una casa a elevate prestazioni energetiche, ma anche a basso impatto ambientale. Con una scelta innovativa ed ecosostenibile. Una scelta di responsabilità».
«Oltre a garantire il miglior comfort abitativo, e quindi essere un eccellente materiale da scegliere per rispettare prima di tutto se stessi, il legno permette anche di prenderci cura del pianeta e di privilegiare l’uso di risorse rinnovabili al posto di quelle esauribili. Abbiamo richiesto al Politecnico di Milano uno studio ambientale su due edifici residenziali con caratteristiche simili: il primo realizzato con sistema tradizionale in calcestruzzo, il secondo realizzato da Marlegno con struttura in legno. E col legno abbiamo risparmiato 100 tonnellate di anidride carbonica».