DAGONEWS, 26 novembre 2019
È UN CASO CHE INVITALIA SIA FINITA NEL BORDELLO ILVA? NO, C'ENTRANO SOPRATTUTTO LE NOMINE: PATUANELLI VOLEVA ANDREA VIERO DI FINCANTIERI MA CONTE SI È MESSO D'ACCORDO COL PD PER MANTENERE ARCURI AMMINISTRATORE DELEGATO. A VIERO SARÀ DATA UNA PRESIDENZA CON DELEGHE MOLTO PESANTI - COME SI RISOLVERÀ A TARANTO: TORNA LO SCUDO PENALE, 2500 ESUBERI, L'INTERVENTO DI UN SOGGETTO PUBBLICO. APPUNTO, INVITALIA... -
È un caso che Invitalia sia finita nel bordello Ilva? No, non lo è: i suoi vertici sono già scaduti e da mesi il governo cerca di trovare un accordo per le nomine. L'agenzia che dovrebbe attrarre gli investimenti in Italia è sotto il controllo del ministero dello Sviluppo Economico guidato da Patuanelli, che avrebbe dato l'ok alla nomina di Andrea Viero (attualmente in Fincantieri) come amministratore delegato al posto di Domenico Arcuri.
A questo scenario si è però opposto Conte, che ha già stretto un accordo con alcuni esponenti del Pd (non solo D'Alema) per confermare Arcuri. Come risolvere il busillis? Nominando Viero presidente ma con deleghe molto pesanti e operative, mantenendo però in sella pure Arcuri. Il coinvolgimento di Invitalia nel dossier di Taranto la dice lunga sul rapporto tra i pugliesi Conte e Arcuri.
Il casino dell'acciaieria dovrebbe comunque risolversi, ed è sempre più chiaro come i franco-indiani stessero cercando una scusa o per uscire o quantomeno per rinegoziare tutto a termini molto più favorevoli (dietro la minaccia dell'uscita).
Come in ogni trattativa, hanno chiesto 100 per ottenere 50: lo scudo penale sarà reintrodotto, ma per salvarlo dalla scure della Corte Costituzionale sarà esteso a tutte le aziende che si apprestano a bonificare industrie esistenti; gli esuberi da oltre 6.000 passeranno a 2.500, con lo Stato che si caricherà degli ammortizzatori sociali necessari a non mandare in rovina le famiglie; l'intervento di un soggetto pubblico che, se non può essere Cdp, sarà appunto Invitalia.