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 2019  novembre 26 Martedì calendario

Richiamare i cervelli fuggiti all’estero in cerca di lavoro Ci prova Eva, un’app dotata di intelligenza artificiale

Insegna Marketing alla Sapienza (Roma) ma sta facendo il giro delle Capitali europee scommettendo su un’app, che ha chiamato Eva con un ambizioso obiettivo: richiamare in Italia i giovani cervelli fuggiti all’estero. Recentemente a Londra ha contattato (lanciando il Recruiting Day BornInItaly, ovvero Giorno del reclutamento dei nati in Italia) ben 1.400 ragazzi e ragazze che vivono là, ha immesso in Eva (che contiene input di intelligenza artificiale) le loro richieste, ambizioni ed esperienze, incrociandole con i posti che sono vacanti perché le aziende italiane non riescono a coprire. «In questo modo», assicura, «sono riuscito a fare tornare a casa decine di giovani, per lo più laureati». Adesso essi lavorano in Ferrari, Cassa Depositi e Prestiti, Snam, Elica, Goldenpoint, Chiesi Farmaceutica, Gruppo Teddy, EY, Radio Dimensione Suono, eccetera.Lui è Gabriele Lizzani, romano, e la sua Eva è un tassello di Employerland, una startup (sostenuta dalla Regione Lazio) che si propone di fare incontrare domanda e offerta di lavoro soprattutto rivolta agli italiani all’estero, anche attivandosi sulle agevolazioni che non sempre sono conosciute dagli interessati, per esempio l’esenzione (per cinque anni) del reddito imponibile da lavoro autonomo o dipendente che passa dal 50 al 70%, mentre arriva al 90% se la residenza viene trasferita in una regione del Mezzogiorno.
Aggiunge Lizzani: «Le specializzazioni più richieste sono per ingegneri, fisici, matematici, chimici, biologi o tecnici per la gestione dei robot, una vera ricchezza per il futuro del nostro Paese».
Lui assicura che illustrando le posizioni di lavoro e assecondando le aspirazioni dei giovani (dopo avere effettuato lo screening attraverso l’app) è possibile richiamare chi ha deciso di cercare lavoro all’estero. Il suo prossimo Recruiting Day sarà a New York. Ma Lizzani lancia anche una proposta al governo: trovare lavoro non solo a chi è «fuggito» ma anche a chi è rimasto ed ha ottenuto il reddito di cittadinanza. La piattaforma per far incontrare le aziende e i giovani, pilastro della riuscita del reddito di cittadinanza, ancora non è partita per una serie di intoppi burocratici. Eva potrebbe dare una mano.