Il Messaggero, 25 novembre 2019
I dipendenti Ama che non lavorano
Dipendenti dell’Ama pagati per raccogliere i rifiuti, che invece durante l’orario di lavoro se ne vanno al bar, a fare la spesa, a duplicare le chiavi di casa in ferramenta o flirtano con le colleghe. In poche parole, a farsi gli affari propri. Nuova incursione de Le Iene nella mala gestione dell’Ama: e dopo aver denunciato la mancata raccolta dei furgoncini adibiti alle Und (le utenze non domestiche) di una controllata della municipalizzata (la Roma Multiservizi) e il mischiare rifiuti differenziati e non nello stesso bilico, ecco ieri sera l’ultima puntata, con le telecamere della trasmissione di Italia1 a documentare lavoratori che fanno tutto tranne che portare via l’immondizia.
Gli inviati del programma hanno fatto capolino davanti al centro di Campo Boario. E da lì hanno seguito in giro per Roma i furgoni adibiti alla raccolta. Ma, almeno quelli pedinati dalle Iene, sono risultati impegnati in altre faccende. Infatti, eccoli immortalati dalle telecamere mentre si ristorano in un bar pasticceria prendendo un caffè, in una focacceria a mangiare un trancio di pizza o a rifocillarsi in una salumeria. Qualcuno, poi, è stato scoperto a farsi un pisolino seduto nel camion, mentre qualcun altro a giocare o a vedere filmati sul telefonino. Il tutto però – almeno stando a quello che hanno ripreso le troupe della trasmissione – senza raccogliere neppure un sacchetto.
Davanti all’inviato delle Iene, Filippo Roma, un responsabile del sito di Campo Boario si è giustificato: «Noi – spiega- stiamo lavorando come tutti i giorni, su tutto il lavoro che facciamo controlliamo che venga raccolto tutto il rifiuto, e che tutti i ragazzi stiano facendo il proprio lavoro. Lo controlliamo facendo dei sopralluoghi sul territorio, cioè andando con le nostre autovetture, normale».
LE CANDELINENel servizio, per esempio, si vedono operatori che girano a vuoto, lasciando per strada i sacchetti, mentre la città si avvicina a una nuova emergenza. Un dipendente viene sorpreso, fermo nel camioncino a guardare il proprio cellulare; altri due sostano davanti a un supermercato, dove uno compra delle candeline. C’è poi chi in piazza Farnese parcheggia il suo camioncino dell’Ama per fermarsi di fianco a un altro adibito alla pulizia delle strade, dove c’è una collega. I due operatori, un ragazzo e una ragazza, si parlano attraverso i finestrini. A un certo punto «il furgoncino parte e sembra andar via, ma non è così: doveva solo parcheggiare, per approfondire la conoscenza della collega dalla bella chioma mora davanti all’irrinunciabile caffè». E i due continuano a chiacchierare sulla pulitrice dell’Ama, dove l’operatrice «ha ripreso il suo posto alla guida e si fuma una sigaretta, mentre il collega rimane in piedi appoggiato alla portiera».