Michele Bocci per “il Venerdì di Repubblica”, 24 novembre 2019
L’OPPIO DEI POPOLI – SE PENSATE CHE IL FENTANYL IN ITALIA NON SIA UN PROBLEMA VI SBAGLIATE: A SETTEMBRE DUE RAGAZZI A FIRENZE SONO MORTI DOVO AVER ASSUNTO DECINE DI PASTIGLIE DEL POTENTISSIMO OPPIOIDE, CHE NEGLI USA CAUSA 45MILA DECESSI ALL’ANNO – L'OSSICODONE VIENE USATO NEL MERCATO NERO PER TAGLIARE L’EROINA E FORSE I MORTI DA ACCERTARE SONO MOLTI DI PIÙ -
Uno l' hanno trovato con il computer sulla pancia, l' altro sembrava riposare su un fianco. Li ha uccisi l' Ossicodone. Lentamente e silenziosamente, fermando le loro vite di ventenni. Era il 29 settembre. I due ragazzi, belgi, alloggiavano in un hotel nel centro di Firenze con i genitori. Pareva che dormissero pacificamente: la "classica" scena calmissima di morte per overdose da farmaci oppioidi. Avevano preso decine di pastiglie. Lo spaccio e il traffico di eroina o cocaina non c' entrava niente, e dovremo abituarci: nel grande mare del mercato nero della droga ormai galleggiano i medicinali.
Usati non per curarsi, ma per tagliare gli stupefacenti, o per essere assunti direttamente e in sufficiente quantità da produrre effetti tossici.
BIG PHARMA SOTTO ACCUSA La potenza del Fentanyl e degli altri derivati sintetici dell' oppio, come appunto l' Ossicodone, è nota da tempo a chi traffica e confeziona l' eroina da vendere in strada. Secondo l' Istituto Superiore di Sanità, potrebbe esserci proprio questa molecola dietro i tanti casi di overdose che ogni anno si registrano in Italia senza che si venga mai a sapere da quale sostanza siano stati causati: davanti alla siringa e al laccio emostatico si conclude che è overdose, e però non si approfondisce con analisi specifiche sulle vittime. Dunque, niente numeri certi. «Ma siamo sicuri che il Fentanyl e i fentanili, derivati da quella molecola» spiega Roberta Pacifici dell' Iss, «sono utilizzati anche come sostanze di taglio».
E dire che sono molecole piuttosto "antiche". Gli oppiodi sono entrati nel mercato americano alla fine degli anni 50. «Il Fentanyl fu messo in commercio con l' idea che si fosse trovato qualcosa di meglio, e con minori effetti collaterali, dei soliti antidolorifici», spiega Luigi Cervo, responsabile della Psicofarmacologia sperimentale all' istituto Mario Negri di Milano. C' è voluto tempo per capire che la situazione negli Stati Uniti era fuori controllo.
Oggi negli Usa l' overdose accidentale da oppioidi è la quinta causa di morte, prima degli incidenti stradali. Si stima che dal 1999 al 2018 le morti provocate dall' abuso di queste sostanze siano state circa 400 mila (la media più recente è di 45 mila all' anno). Un' ecatombe, della quale l' industria farmaceutica è chiamata a rispondere: la Johnson&Johnson ha pagato una multa di 572 milioni di dollari per avere alimentato, con le sue pratiche di marketing, il consumo di questi medicinali. E crescono le cause dei consumatori contro Big Pharm.
poche ricette, pochi furti Ma una buona notizia in questa storia c' è. Stati Uniti e Italia sono al momento due mondi distanti. «In America» dice Pacifici, «i problemi sono nati dall' uso sbagliato di questi medicinali, dalle prescrizioni inappropriate». Oltreoceano i medici, spesso poco o male informati, per anni hanno stilato ricette su ricette con facilità. Motivo per cui molte persone, trovandosi a maneggiare prodotti farmaceutici potentissimi per trattare dolori banali e comuni, sono finite nella spirale della dipendenza. Diverso il discorso in Italia: qui le ricette staccate non sono molte. E del resto, come si dice sempre, la terapia del dolore - fondamentale per i malati terminali, per chi ha sofferenze croniche o post operatorie importanti - è troppo poco sviluppata.
I numeri di Aifa (Agenzia italiana del farmaco) dicono che si consumano ogni giorno 1,9 dosi di cosiddetti oppiodi maggiori, più potenti, e 2,8 dosi di oppiodi minori. Il primo dato è in leggero aumento (nel 2013 era 1,6), il secondo in diminuzione (nel 2013 era 3,1). Per farsi un' idea, le dosi giornaliere (ogni mille abitanti) di antibiotici sono 18 e quelle degli anti ulcera 79.
STATI DI PIACERE «Nel cervello c' è un sistema che tenta di alleviare gli stati di sofferenza e che ricrea anche una sorta di estasi naturale. Ce ne accorgiamo quando abbiamo corso per due ore o abbiamo avuto un rapporto sessuale: il nostro organismo rilascia endorfine che agiscono su certi recettori» spiega Cervo. «I derivati dell' oppio, naturali, semisintetici come l' eroina o sintetici come i fentanili, attivano quei recettori producendo stati di piacere e di estasi». I farmaci vanno gestiti con molta cautela e prescritti solo a chi ne ha davvero bisogno. Fentanyl e Ossicodone attivano recettori diversi. Il primo è molto più potente e in Italia non è disponibile in farmacia, dove si trovano solo cerotti a base di questo principio attivo. Diversa la situazione nelle farmacie ospedaliere.
«Alla base della commercializzazione c' era l' idea che fosse un prodotto più efficace e con meno effetti collaterali della morfina» sottolinea ancora Cervo. «Gli informatori sono andati in giro per tutta l' America per convincere i medici. Ed è successo quello che è successo. Si tratta di una sostanza potentissima, cento volte di più della morfina. Senza considerare che ancora non sappiamo quanta ne occorra per diventare letale. Magari bastano pochi granelli».
L' ELENCO DELL' ISS L' Aifa conferma che i furti di questi prodotti nelle farmacie - ospedaliere e non - non sono molti. Il problema è che le vendite ruotano intorno al mercato nero della droga, in piazza o su internet. E proprio qui si sono rifornite le due persone uccise da overdose di Fentanyl - una nel 2017, l' altra nel 2018. Sono gli unici casi classificati, per cui raccontano solo un pezzo della storia. «Abbiamo lanciato diverse allerta europee sul Fentanyl» conclude Roberta Pacifici. «E sono state sequestrate partite in entrata nel nostro Paese». L' Iss ha inviato al ministero dell' Interno un elenco di fentanili, molecole con struttura simile a quella dei medicinali realizzate in laboratori clandestini, perché vengano inseriti tra gli stupefacenti da ricercare nei casi di overdose.
Ad allarmare c' è un ulteriore terribile dettaglio: con questi medicinali, l' eroina di qualità non serve più. «Gli stupefacenti vengono tagliati sempre meno con sostanze neutre» spiega Pacifici. «Si preferisce usare quelle attive come benzodiazepine, ansiolitici e appunto oppioidi. Se uso il Fentanyl, magari trovato sul mercato nero a prezzo ridotto, non ho bisogno di eroina perfetta. Sarà il medicinale a procurare l' effetto». E se nemmeno i farmacologi ne conoscono bene la potenza, figurarsi i pusher e i consumatori.