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 2019  novembre 24 Domenica calendario

MALTEMPO? MALISSIMO – LA LIGURIA SOMMERSA DALLE PIOGGE: I FIUMI ESONDANO, LE COLLINE SI “SCIOLGONO” E I MURAGLIONI DI CONTENIMENTO CROLLANO – ALLERTA ROSSA IN TUTTA LA REGIONE, DOVE DA OTTOBRE AD OGGI È STATO STABILITO IL RECORD DI PRECIPITAZIONI: A MELE, PROVINCIA DI SAVONA, SONO CADUTI 1724 MILLIMETRI DI PIOGGIA – ALLERTA ROSSA ANCHE IN PIEMONTE E CALABRIA. A VENEZIA SALE LA MAREA… – VIDEO -

Da www.ansa.it Buona parte della Liguria, soprattutto il Centro-Ponente nelle province di Genova, Savona e Imperia, soffre l'eccezionale e importante ondata di piogge che sta sfaldando il territorio facendo esondare rii e fiumi, 'sciogliendo' le colline e abbattendo i muraglioni di contenimento che sono una caratteristica della regione.

Nel savonese un uomo è scivolato nel fiume Letimbro in piena ma è stato ritrovato vivo dai vigili del fuoco. Una situazione critica tanto che l'allerta rosso, in vigore ormai da ieri pomeriggio alle 18, è stato prorogato fino alle 12 di oggi per la provincia di Genova e fino alle 15 per le province di Savona e Imperia.

Le perturbazioni sulla regione, da ottobre ad oggi, hanno stabilito un record: dal primo ottobre a Mele, comune del Savonese sono caduti 1.724 millimetri di pioggia. La media storica annuale è tra 1.700-1.800. Allerta rosso anche in Piemonte fino a domani, regione che presenta un lungo elenco di criticità: una sessantina di persone sfollate nell'Alessandrino, frazioni isolate, l'autostrada A5 tra il Piemonte e la Valle d'Aosta chiusa a causa di un'imponente e incombente frana che potrebbe scivolare a valle, smottamenti, strade allagate, esondazioni di fiumi e torrenti, linee ferroviarie sospese, rischio altissimo di valanghe in alta montagna.

Allarme arancione in Veneto, avviso di criticità nelle aree del Delta del Po interessate dalla propagazione dell'onda di piena del fiume. Per quanto riguarda Venezia, l'acqua alta si è fermata a 107 cm sul medio mare rispetto ai 110 cm previsti. Provvidenziale un vento da est che ha provvisoriamente bloccato la spinta dello Scirocco. Il Centro maree del Comune di Venezia, ha confermato le previsioni per le prossime massime con un'acqua alta sui 110 cm. indicata per le 23 di ieri e 140 cm per le 8.50 di oggi.

Tornando in Liguria è la Valpolcevera che ha maggiormente sofferto: proprio nella zona del crollo di Ponte Morandi allagamenti e fango hanno danneggiato esercizi commerciali, il cantiere del nuovo Ponte è stato costretto a sospendere i lavori in quota, strade chiuse, auto e scantinati finiti sott'acqua e decine di interventi da parte dei vigili del fuoco.

Rii e fiumi sono quasi tutti a livelli di guardia. La situazione più critica in val Bormida dove il fiume è esondato. In piena anche il Letimbro, sempre nel savonese: proprio in quel fiume un uomo è scivolato e è stato ritrovato vivo dai vigili del fuoco. A Varazze il Teiro è in piena così come lo Stura e l'Orba, piena del Cerusa, a Genova.

Frane e smottamenti ovunque. La più importante per dimensioni è a Varazze, cinque famiglie isolate. 600 i cittadini temporaneamente isolati a causa di una frana sulla strada comunale di Cogoleto. A ora, gli sfollati sono 62 in tutta la Liguria: 33 a Genova, uno a Quiliano (Savona) a cui si aggiungono 18 a Ospedaletti (Imperia), dove una frana si è abbattuta su una palazzina. Situazione critica nel savonese dove, a Quiliano, una strada è parzialmente collassata nel fiume mentre a Vado Ligure è crollato un tratto della passeggiata a mare.

Smottamenti anche sull'A10, risolti senza particolari danni. E poi ci sono le mareggiate, che stanno subendo un calo in serata: onde alte fino a 4,5 metri hanno provocato numerosi danni in molti Comuni lungo la costa delle province di Savona e Imperia. Danni ingenti sono stati registrati lungo le passeggiate di Alassio, Vado Ligure e Laigueglia. Difficile la condizione del traffico ferroviario tra la Liguria e il Piemonte: la circolazione è ancora sospesa tra Acqui Terme e San Giuseppe di Cairo per una frana che ha interessato anche la sede ferroviaria.

A causa dell'impraticabilità delle strade, è stato sospeso anche il servizio sostitutivo con bus. Rallentamenti sulla linea Genova-Ventimiglia. Traffico ferroviario sospeso in Piemonte sulla linea Alessandria - Casale Monferrato/Torreberetti, sulla Domodossola-Novara, sulla linea Cuneo-Ventimiglia. Non è finita: le celle temporalesche si ricreano e tornano alla costa fino a domani mattina sono previste ulteriori persistenti piogge. Sarà una notte lunga e difficile.

2 – FRANE, ESONDAZIONI E MAREGGIATE IN LIGURIA "TORRENTI AL LIMITE, RISCHIAMO UN DISASTRO" Da “la Stampa”

L' autostrada da Savona a Torino, salendo su nell' entroterra verso Altare, Cairo, Millesimo, è un' unica grande pozza nella quale i pneumatici fanno fatica ad arrancare. La pioggia è un muro dietro al quale è difficile scorgere qualcosa e ci si avventura quasi in solitaria.

Unici compagni di viaggio, le colonne dei mezzi rossi dei vigili del fuoco che trascinano i canotti: segno che ci si prepara a un' altra battaglia e conviene schierare tutti gli uomini e i mezzi disponibili contro il maltempo. Ancora una volta tocca proprio a loro, i vigili del fuoco, evitare il rischio che questa giornata d' inferno annoveri una vittima, salvando un uomo che era caduto nel Letimbro, il torrente di Savona dove hanno chiuso per precauzione tutti i ponti su questo corso d' acqua. Salvataggio al cardiopalma, dopo la disperata richiesta di aiuto della moglie.

Poi c' è la paura di chi resta isolato, seicento persone in tutta la giornata, con i collegamenti poi nella maggior parte dei casi ripristinati. Fa il conto degli sfollati l' assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone: «Sono 33 a Genova, uno a Quiliano nel savonese, 18 a Ospedaletti nell' imperiese, 5 a Pieve di Teco e 5 a Sanremo».

Il secondo attacco È andata così: dopo aver attaccato Genova in una notte d' inferno, con allagamenti e danni soprattutto nella zona del ponte Morandi, a metà della giornata di allerta rossa il meteo avverso ha cambiato obiettivo. Ha piegato l' argine della Tramontana che fino al primo pomeriggio aveva protetto il Savonese e ha spadroneggiato sul suo territorio. Attacco concentrico in tutte le forme possibili: la pioggia che non si ferma più, il vento che soffia fortissimo, le onde che spazzano via le spiagge.

Ne sanno qualcosa ancora una volta ad Alassio, dove il mare si porta via per l' ennesima volta l' arenile. Invade la passeggiata, allaga i locali di una località che ancora non ha allestito nessuna forma di protezione contro la furia dei marosi e continua a replicare sempre lo stesso disastro. Ma tutta la costa rimane sotto schiaffo e anche a Vado una enorme voragine si apre sulla passeggiata a mare, riaprendo la cicatrice dello scorso anno.

L' entroterra ferito Però l' allarme più grave è nell' entroterra. La Valbormida vive nell' ansia osservando il suo fiume che via via si ingigantisce e scorre sempre più tumultuoso e marrone. A Cairo Montenotte un gruppo di anziani si è rifugiato nel bar. Sono fatalisti: «Chissà cosa accadrà adesso, ma ci saranno sempre loro ad aiutarci», dicono indicando i pompieri. Gratitudine e incondizionata fiducia. Dalle sponde ti affacci ed è lì, il corso d' acqua, a poche decine di centimetri dall' argine. Quasi lo si può toccare.

A Dego esonda come tre anni fa (evento fotocopia) e si spande sul campo di calcio distruggendolo. È uno scenario surreale, un' immensa palude, un acquitrino desolato bersaglio delle cateratte del cielo. Il Bormida è fuori dagli argini anche a Piana Crixia: e bisogna chiudere la strada del Col di Cadibona.

Di nuovo in ginocchio Daniele Galliano, il sindaco del paese di Bormida, su in cima alla valle, a 600 metri d' altezza, è disperato: «Esistiamo anche noi, non lasciate sola la Val Bormida. Siamo di nuovo in ginocchio». Arriva presto, il buio sulla provincia di Savona. Non consola, ma dà nuovi batticuori, la notizia che l' allerta rossa è stata di nuovo prorogata all' indomani: «Tutti i corsi d' acqua sono al limite, un' altra notte così non la reggiamo rischiamo di risvegliarci nel disastro». Senza tregua La pioggia rallenta, dà tregua? No, assolutamente.

Continua a infierire e sembra non voglia dare alcuna speranza. Si spacca la strada per Urbe, a Quiliano un altro tratto sprofonda nel torrente. A Ellera, alle spalle di Albisola, una frana investe la casa di due donne. Si salvano.

Dopo il Bormida, anche il rio Casazza a Borghetto Santo Spirito si aggiunge al nòvero dei corsi che hanno scavalcato gli argini. Quando arriviamo a Varazze, il Teiro ha assunto la forma di un demone infuriato, che porta giù gli alberi in un delirio di spuma fangosa. Ansia e preoccupazioni si estendono anche a Ponente. Succede quando le autorità francesi decidono di aprire la diga di Meches, aumentando drasticamente la portata del Roia. L' onda di piena arriva alla foce, a Ventimiglia, ed è un altro spettacolo da cuore in gola. Nella vicina Ospedaletti crollano due muri di contenimento, anche il sindaco Daniele Cimiotti è tra gli sfollati.