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 2019  novembre 23 Sabato calendario

Hermès all’asta

È nata volando alto. A 10mila metri da terra. Erano gli anni ’80. Un aereo. Due posti sul volo Parigi Londra. Uno a fianco all’altra Jean-Louis Dumas, allora numero uno di Hermès e Jane Birkin, l’attrice. Lei con la sua frangetta e una Kelly al braccio, bella bellissima, un po’ piccola però... non fa in tempo a dirlo che cascano fogli e foglietti. «Ma di che si preoccupa?» la rassicura lui. Il viaggio è lungo abbastanza per buttar giù uno schizzo sul sacchetto contro il mal d’aria. La «Birkin» è nata lì, ad alta quota. E non è più scesa da lassù. Viaggia a cifre da capogiro, decine di migliaia di euro perchè non è più solo un’icona di eleganza, ma un vero e proprio investimento. Lo dimostra la collezione che sarà battuta all’asta il prossimo 28 novembre da Finarte (in via Paolo Sarpi 8). Un «incanto». In tutti i sensi. 338 pezzi, la maggior parte (266) di Hermès soprattutto Birkin e Kelly, quasi tutte provenienti da una collezione privata. Nuove, perfette, mai usate, ancora con la pellicola a proteggere gli accessori.
Un’occasione di quelle ghiotte per collezionisti e per fashion victim. O anche semplicemente per chi vuole farsi questo straordinario regalo senza dovere aspettare. Da aggiudicarsi ci sono pezzi davvero speciali. Anzi unici. Come la Birkin del lotto numero 207, una «Shadow» nera disegnata da Jean Paul Gaultier nel 2009, fuori produzione ormai, che parte da una base di asta di 12mila euro. È la più particolare, come spiega Margherita Manfredi capo del dipartimento luxury fashion di Finarte. Ma non la più cara. Almeno come partenza. Perchè quando si tratta di Birkin si sa da dove si parte (e da Finarte questa volta si parte da 5mila euro) ma non si può davvero sapere dove si arriva. A marzo scorso – per dire – una Birkin fuxia di coocodrillo è stata battuta a 56.250 euro. 
A questo meraviglioso incanto ci sono pezzi firmati Louis Vuitton, Chanel e Hermès con le borse che partono dai 5mila euro per arrivare a 25mila, introvabili, dai colori speciali come il lotto 175 un ruggine adesso non più in produzione, ma anche foulard (come base d’asta si va da 120 ai 500 euro), cinture, posaceneri, piatti (un servizio da 12 di Hermès a mille euro), cinture, bracciali. C’è anche un guinzaglio, anche questo firmato Hermès, realizzato con lo stesso pellame delle splendide borse, in colori che non passano decisamente inosservati. Azzurro o arancione, aggiudicabile, almeno inizialmente, per 80 euro. 
«È tutto nuovo o in stato di eccellente conservazione», spiega ancora Margherita Manfredi. C’è da aspettarsi che sarà un successo. Come è già stata l’asta di marzo sempre di it-bag andate tutte vendute e dove si è superato il milione di euro. Per chi vuole dare un’occhiata prima dell’asta l’appuntamento è in Paolo Sarpi fino a lunedì (dalle 10 alle 18).