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 2019  novembre 23 Sabato calendario

Dal il film «Vaccini» di Elisabetta Sgarbi

Sarà presentato a Torino «Vaccini», il film di Elisabetta Sgarbi del quale anticipiamo uno dei contributi


Un vaccino è una forma di allenamento del sistema immunitario e sfrutta una proprietà fondamentale del sistema immunitario che è la memoria. In altri termini, quando il nostro sistema immunitario incontra per esempio un microbo, un patogeno, non se ne dimentica, così che, al secondo incontro, se ne ricorda ed è in grado di rispondere a esso in modo più rapido e più efficace. È un sistema estremamente complicato, di un livello di complicazione simile a quello del nostro cervello: sono i nostri due «massimi sistemi» che dialogano. 
Ecco, a me piace pensare al sistema immunitario con un’immagine, quella di un’orchestra. Un’orchestra con elementi diversi per strumenti diversi. E io sono sempre stupito del fatto che non conosciamo ancora tutti gli orchestrali e tutti gli strumenti. Ne continuiamo a scoprire di nuovi. 
L’idea dell’orchestra ci suggerisce anche il tema dell’armonia; il sistema immunitario è fondamentale per la nostra armonia con il mondo microbico che ci accompagna, quello interno, e quello esterno. Quello interno è molto numeroso: in realtà noi siamo fatti di microbi. Il 90% dell’informazione genetica che portiamo è informazione genetica microbica. Ebbene, quest’orchestra che è il sistema immunitario deve distinguere i buoni dai cattivi, deve cioè eliminare i patogeni che arrivano dall’esterno. Deve dunque lavorare in armonia ma anche combattere. 
Perciò la seconda immagine che può rappresentare il sistema immunitario è quella di un esercito. 
L’esercito del sistema immunitario è in guerra continua e può essere ben rappresentata con l’esercito in terracotta di Xiʼan; tutti i giorni, nel nostro organismo, circa cento milioni dei nostri fantaccini, la prima linea di difesa, muoiono per mantenere l’equilibrio con il mondo microbico che ci accompagna. Ma il sistema immunitario ha una terza caratteristica: il riconoscimento di sé stesso, il forte senso della propria identità. 
Ne Il miracolo dei santi Cosma e Damiano di Beato Angelico viene rappresentato il trapianto della gamba di un nero in un uomo bianco. Ebbene, il miracolo dei trapianti ha cessato di essere un miracolo, ed è qualcosa che eseguiamo normalmente perché abbiamo imparato a conoscere il sistema immunitario. 
Dal punto di vista immunologico ciascuno di noi è un’individualità quasi assoluta e per questo il sistema immunitario può non riconoscere la parte nuova, può rigettarla. Perché? Perché il sistema immunitario vede il mondo esterno attraverso uno specchio: lo specchio del «sé stesso». Quest’immagine ci richiama appunto il fatto che il sistema immunitario vede il mondo esterno solo se impara a riconoscere sé stesso, quindi dal punto di vista immunologico noi siamo caratterizzati come individui, abbiamo un fortissimo senso d’identità, ma al tempo stesso, come vedremo, siamo parte di una comunità. Abbiamo cioè una doppia immunità, non solo quella dell’individuo, ma anche quella della comunità, la cosiddetta «immunità del gregge», anche se il termine non mi è mai parso felice. 
Il sistema immunitario, quindi, ha il problema di riconoscere i buoni dai cattivi, deve riconoscere i microbi che ci accompagnano e quelli che arrivano dall’esterno, selezionare e uccidere. Ma il nostro sistema immunitario può sbagliare. Una rappresentazione di un caso di errore del sistema immunitario è l’Amorino dormiente dipinto da Caravaggio. Caravaggio, come noto, partiva dalla realtà, adottando spesso modelli provocatori; questo Bambin Gesù, probabilmente, è un bimbo morto di una malattia autoimmune. In lui il sistema immunitario ha aggredito sé stesso; è un bimbo affetto da un’artrite reumatoide, un’artrite reumatoide giovanile, quindi una malattia autoimmune delle articolazioni che ha manifestazioni sistemiche. Ecco, ora, i bambini con l’artrite reumatoide giovanile non solo non muoiono più, ma non vanno più incontro alla sostituzione delle articolazioni, per esempio l’articolazione del ginocchio, con protesi. 
Perché? Perché abbiamo imparato a conoscere meglio il sistema immunitario, e a fermare le parole sbagliate, le informazioni scorrette che sostengono la reazione contro il sé stesso in questo bambino. 
Ci sono altre situazioni in cui il sistema immunitario sbaglia, come quando aggredisce degli innocenti: è quello che succede, per esempio, con i pollini, se siamo allergici, oppure quando il sistema si addormenta: è quello che succede nei tumori. Nei tumori il sistema immunitario è come addormentato, o addirittura corrotto, cioè è passato al nemico, e aiuta il cancro a crescere.