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 2019  novembre 23 Sabato calendario

Il ritorno di Mihajlovic

BOLOGNA L’allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic è stato dimesso ieri dall’Istituto di ematologia Seragnoli del Policlinico Sant’Orsola: dopo i due giorni di permesso ottenuti mercoledì mattina, di cui aveva dato notizia sui social network la moglie Arianna Rapaccioni, ieri Mihajlovic è rientrato in reparto per gli ultimi esami di controllo, al termine dei quali è arrivato il comunicato che ne annunciava le dimissioni formali. C’è di più: ieri l’istituto bolognese nella nota relativa alle dimissioni del tecnico ha ufficializzato ciò che in città da qualche giorno stava iniziando a trapelare, ovvero che questo terzo ricovero è stato più pesante rispetto agli altri poiché Mihajlovic «lo scorso 29 ottobre è stato sottoposto al trapianto di midollo osseo da un donatore non famigliare».
Era un passo quasi obbligato del percorso di cure, arrivato dopo due cicli di chemioterapia a cui si era sottoposto a metà luglio e successivamente tra settembre e ottobre per curare la leucemia acuta prevalentemente mieloide che lo aveva colpito in estate. A cavallo tra i diversi ricoveri Mihajlovic è riuscito a presenziare in panchina a quattro gare di campionato: Verona-Bologna, alla prima, quando arrivò a sorpresa allo stadio Bentegodi con un’auto appositamente sanificata e la mascherina sul volto, poi Bologna-Spal, Bologna-Lazio e Juventus-Bologna.
Due giorni dopo la partita di Torino Mihajlovic era rientrato al Sant’Orsola in quello che poi si è rivelato il percorso di preparazione al trapianto, avvenuto il 29 ottobre alla vigilia di Cagliari-Bologna. Qualcosa che involontariamente aveva iniziato a far capire Riccardo Orsolini, quando a Coverciano aveva detto in conferenza stampa di «non sentire Mihajlovic da due settimane», in occasione della prima convocazione in Nazionale poi sfociata nel gol al debutto nel 9-1 contro l’Armenia. «Le condizioni generali del paziente e gli esami ematologici sono soddisfacenti», si legge nella nota del Sant’Orsola, diffusa anche dal Bologna Calcio. Durante il permesso, concesso mercoledì dall’ospedale poiché Mihajlovic aveva particolarmente sofferto l’isolamento forzato post-trapianto, il tecnico ne aveva subito approfittato per dirigere l’allenamento di giovedì a Casteldebole («Ora mi aspetto una reazione anche da voi», aveva detto alla squadra nel corso di un colloquio durato un’ora) e lo stesso ha fatto ieri, arrivando al centro tecnico Galli subito dopo le dimissioni.
Il Bologna, reduce da tre sconfitte, domani alle 12.30 sfiderà al Dall’Ara il Parma, ma la presenza di Mihajlovic in panchina resta in forte dubbio, per non dire sconsigliata: il meteo prevede pioggia intensa e l’allenatore, a meno di un mese dal trapianto, deve evitare rischi influenzali dopo aver già un po’ forzato negli ultimi due giorni. È possibile che Mihajlovic vada a Roma per passare qualche giorno in famiglia, mentre la prossima settimana dovrebbe tenere una conferenza stampa congiunta con i medici per fare il punto sulle condizioni.