La Stampa, 22 novembre 2019
Sette milioni di bambini privati della libertà
Oltre sette milioni di bambini nel mondo vivono in centri di detenzione per migranti, in luoghi di custodia come commissariati, in prigioni o altri luoghi di detenzione. «Privare della libertà un bambini significa negargli l’infanzia», ha sottolineato l’esperto Onu, Manfred Nowak, presentando un rapporto delle Nazioni Unite sul tema. Lo studio rileva inoltre come ogni anno 300 mila bimbi entrano nei centri per migranti di 80 Paesi. Bambini privati della libertà che diventano invisibili alla stragrande maggioranza della società e il cui destino rappresenta una grave violazione della Convenzione sui diritti del fanciullo. Si tratta di bambini che appartengono ai gruppi più vulnerabili, discriminati, esclusi e dimenticati nelle nostre società contemporanee. Provengono dai livelli più poveri della società, appartengono a minoranze etniche e religiose, popolazioni indigene, famiglie di migranti o rifugiati.