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 2019  novembre 21 Giovedì calendario

Periscopio

Prudenza: sorvegliare «rude» al suo interno. Dino Basili. Uffa news.L’arte ci avvicina a Dio: la parola «creazione» vale sia per il creato che per l’opera dell’uomo. Vittorio Sgarbi. (Alessandro Gnocchi). il Giornale.
Se, se, ancora se... Un tempo dicevamo: «Se il nonno avesse le ruote sarebbe un carretto». Dino Basili. Uffa news.
Il Rinascimento è la parte migliore del nostro futuro. Vittorio Sgarbi. (Alessandro Gnocchi). il Giornale.
Renzi e Di Maio uniti nella lotta. «Il nostro governo fa schifo». Jena. La Stampa.
Da Don Giovanni: la novità è il tiranno della nostra anima. Gabriele Matzneff, Elie et Phaeton. La Table ronde, 1991.
Non ho sostituito la politica con la religione. Il fatto vero è che per me da quella parte arrivano vibrazioni positive anche se Bobo, la mia creatura di carta, non è d’accordo. Lui va per conto proprio. A volte sono io a seguire lui, altre è il contrario. A lui debbo molto, però. Non sarei Staino senza di lui. Sergio Staino, disegnatore satirico, creatore di Bobo. (Antonio Gnoli). la Repubblica.
L’ex ministra della difesa, Elisabetta Trenta, giustifica l’accanimento nel non sloggiare dall’appartamento in affitto, ottenuto a prezzi simpatici grazie al suo ruolo, con la seguente motivazione: la casa di sua proprietà al Pigneto, in cui dovrebbe ritornare a vivere, si affaccia su una strada presidiata dagli spacciatori. Se abitassi in quel quartiere tutt’altro che disprezzabile, sarei preoccupato per la pubblicità negativa regalatagli dalla Trenta. Ma da cittadino italiano lo sono ancora di più per l’atteggiamento della ex ministra. La sua è una forma di grillismo, inteso non come Beppe ma come il marchese omonimo interpretato da Alberto Sordi: «Io so’ io e voi nun siete…» con quel che segue. Massimo Gramellini. Corsera.
Franco Ferrarotti, chi vincerà alle prossime elezioni politiche, che prevedo a breve termine ? «Sicuramente il centro destra. Sono convinto che Matteo Salvini trionferà, anche per gli errori della sinistra». Ferrarotti è un professore di sinistra, anche se da sempre indipendente, uno studioso di 93 anni, lucidissimo e attivissimo. Abbiamo contato le sue pubblicazioni: ben 268, dal 1945 ad oggi. Solo quest’anno sono stati pubblicati ben dieci (sì, dieci) suoi libri: gli ultimi, Il pensiero involontario nella società irretita (Armando) e L’uomo di carta (Marietti). Aldo Forbice. LaVerità.
Le manifestazioni delle sardine anti-Salvini hanno formalmente un solo brutto difetto: sono rivolte contro un partito di opposizione e questo non è bello. Tweet di Filippo Facci.
La serpe della censura si intrufola nel Paese. Il Tar del Lazio ha dato ragione a Virginia Raggi, sindaco grillino di Roma, che aveva rimosso i cartelloni Pro vita, schierandosi con i filoabortisti anticattolici. Al vaglio dei giudici, la domanda: poteva il manifesto suscitare scalpore, giustificandone il bando? L’immagine, per chi non l’ha vista, è tra le più delicate. Un feto legato alla mamma dal cordone ombelicale con la scritta: «Salviamo i cuccioli d’uomo». Visione adatta ai piccoli in culla fino ai vecchi cardiopatici. Quisquilie di fronte alle pensate pubblicitarie apparse in passato senza interventi di sorta, come si conviene in un Paese libero. Le ricordo alla rinfusa. Campagne contro la fame in Africa, illustrate da bambini denutriti, assaliti dalle mosche, di cui pareva di udire il rantolo. Quelle pro accoglienza, con le bare allineate degli annegati. Contro la pena di morte, con i condannati iraniani appesi al cappio. Contro l’Aids e la foto di gruppo della famiglia americana in pianto accanto al letto del figlio morente per l’infezione. Contro l’anoressia, con l’istantanea raccapricciante di un mucchietto d’ossa, puro scheletro con la morte negli occhi, Isabelle Caro, attrice francese, che finirà davvero sotto terra di lì a poco. Per tacere delle réclames blasfeme, sconforto delle beghine, su cui nessun Tar ha mai messo becco. Dal prete che bacia una suora (ritirata solo per intervento del Vaticano) al podice della dotata, Donna Jordan, ricoperto da jeans Jesus con su scritto l’evangelico: «Chi mi ama mi segua». Giancarlo Perna. LaVerità.
Le interviste riescono meglio nella nuova casa, dove l’architetto ha sistemato tutto, anche i soprammobili e i libri, quattro in piedi, uno appoggiato di traverso, tre coricati, con molta naturalezza, insomma, e guai a chi va a toccare la composizione. Luca Goldoni, Esclusi i presenti. Mondadori, 1973.
Se un vecchio non può sognare può però ricordare. Una volta che ero andato a trovare una grande attrice di teatro che viveva i suoi ultimi anni in un ospizio, per consolarla della situazione ebbi l’impudenza di dirle: «Però lei ha tanti bei ricordi...». Mandò un grido che era quasi un ruggito (era pur sempre una grande attrice) e, sollevandosi a metà dal suo giaciglio, sibilò: «Ricordi? Ma che dice. I bei ricordi sono la cosa più tormentosa per un vecchio». Massimo Fini, Ragazzo – Storia di una vecchiaia. Marsilio, 2007.
Mio padre, nella sua lettera ai tempi delle leggi razziali, mi invitava a studiare i santi del Medioevo. Gliene leggo alcuni passi: «Figlia mia carissima, io ti scrivo in italiano, perché voglio che tu non dimentichi di aver avuto un’educazione italiana, latina, toscana. Non puoi immaginare quale tormento e preoccupazione sia per me vederti costretta a cessare i tuoi studi, nei quali hai riportato tanti onori. Se tu in tutte queste dolorose vicende e contro qualsiasi avversità rimani con la testa alta, forte di animo e di spirito, se il tuo sguardo non si stacca dall’ideale, se la tua volontà non cede dinanzi agli ostacoli, se i tuoi desideri rimangono sempre cristallini, non attratti dal lusso, dai divertimenti, dal facile vivere, tu sarai quella che io sogno tu debba divenire: un essere superiore, un poeta, una scrittrice, una scienziata...». Susanna Egri, ballerina. 93 anni. (Stefano Lorenzetto). Corsera.
Proudhon era il socialista che si opponeva alle insurrezioni armate e che predicava la soluzione politica dei conflitti, un rivoluzionario che avrebbe voluto fondare una banca popolare (ma non ci riuscì) invece di mettere il quartiere degli affari a ferro e a fuoco, ma soprattutto era il teorico che si batteva contro il capitalismo nascente in nome di un’economia di piccoli proprietari, con Marx non si poteva proprio intendere. Diego Gabutti, Cospiratori e poeti – Dalla Comune di Parigi al Maggio 68. Neri Pozza, 2018.
I danni che ha fatto l’acqua, il vino non li ha mai fatti. Tweet.
Di me ho sempre detto tutto. Meno quello che mi ero dimenticato. Roberto Gervaso. il Giornale.