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 2019  novembre 19 Martedì calendario

Donna. Madre. E politica. Giorgia Meloni è presidente di Fratelli di Italia e ha una figlia, Ginevra, di tre anni

Donna. Madre. E politica. Giorgia Meloni è presidente di Fratelli di Italia e ha una figlia, Ginevra, di tre anni. Durante il governo gialloverde ha presentato una proposta di legge per rendere totalmente gratuiti gli asili nido.

La famiglia è tutta sulle spalle delle donne. Siamo ancora in una società fortemente patriarcale? «Sì, purtroppo. E dire che basterebbe occuparsi della questione femminile per risolvere il problema del lavoro in Italia. Attualmente il nostro Paese ha un tasso di occupazione del 60% (la media europea è del 70%). L'obiettivo dell'Ue è arrivare al 75%. Una percentuale che si raggiungerebbe senza sforzi semplicemente facendo lavorare le donne».

Perché così tante rimangono a casa? «Perché non trovano un'occupazione oppure perché non possono permettersi i servizi pubblici in quanto troppo cari. Bisognerebbe agire in entrambi i sensi».

In che modo? «Rendendo i servizi pubblici essenziali gratuiti. La proposta di FdI è una rivoluzione sul welfare delle famiglie: asili nido gratis, per prima cosa. Poi il congedo parentale retribuito al 100% i primi sei mesi e all'80% i primi sei anni. Infine il reddito di infanzia, un rafforzamento dell'assegno di natalità destinato ai genitori meno ricchi».

Ma lo Stato dove trova le risorse? «Per gli asili nido gratuiti basterebbero 2 miliardi di euro, a fronte degli 8 spesi inutilmente per il reddito di cittadinanza».

Le donne sono ancora discriminate nel mercato del lavoro? «Sì, ancor prima di diventare madri. A parità di condizioni i datori di lavoro preferiscono assumere un uomo».

E lei ha pagato la scelta di diventare madre? «C'è chi dice che quando mi sono candidata a sindaco, la gente non mi abbia votata perché avevo il pancione. E dire che io sono una privilegiata. Figuriamoci chi non lo è».

A volte però è difficile tenere a bada i propri figli. Qualche tempo fa sua bimba l'ha interrotta nel corso di una trasmissione tv. «Sì, per chiedermi il suo peluche-scimmia! Lei è una bambina con un gran caratterino, per cui ho preferito accontentarla. Scherzi a parte, è molto dura per me. Sono spesso fuori casa e la competizione con i colleghi uomini è molto forte. E questo provoca un gran senso di colpa».