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 2019  novembre 19 Martedì calendario

Gli occhi di Parigi su Piazza Affari

L’ambiente è piccolo e la gente mormora. Così mentre si sono diffuse voci che Euronext stesse puntando al gruppo London Stock Exchange, si è saputo che invece ha messo gli occhi su Borsa italiana. La fonte è buona, perchè l’avrebbero confermato agli analisti gli stessi uomini della federazione di Borse centrata su Parigi. Borsa italiana con i suoi mercati (tra cui Mts) e le sue infrastrutture (Montetitoli e Cassa di compensazione e garanzia) è ormai integrata nel gruppo londinese che ne detiene la proprietà al 100%. È dunque con l’Lseg che il mercato federato (comprende oltre a Parigi, le piazze di Amsterdam, Bruxelles, Lisbona e Oslo) dovrebbe eventualmente farsi avanti. Di cedere Borsa italiana nella City finora non si è mai parlato. Anche perchè dall’acquisizione del 2007 a oggi Piazza Affari coi suoi satelliti ha garantito a Londra il 22,8% dei ricavi e più della metà degli utili netti del gruppo (il 51,4%), pur impiegando solo il 15,7% del personale totale. Però mai dire mai, mentre incombe l’incognita Brexit. Londra, dopo aver resistito alle avance di Hong Kong (che si è ritirata) è ora concentrata a completare l’acquisizione di Refinitiv, l’ex divisione dati di Thomson Reuters. Di certo l’offerta di Zurigo per la Bolsa di Madrid, superiore ai 2 miliardi, valorizza di riflesso Borsa italiana, rendendo in teoria più allettante per l’Lseg considerare una prospettiva di realizzo. Il gruppo Borsa italiana, secondo i dati elaborati da R&S-Mediobanca, ha realizzato (nel 2017) 334,6 milioni di ricavi con un risultato netto di 127,8 milioni, mentre la Borsa di Madrid ha contabilizzato ricavi per 323,2 milioni con 153,3 milioni di utili. Sulla carta le due realtà hanno dimensioni comparabili e visto che Euronext ha ammesso di avere contatti in corso con Madrid, non è detto che, dovesse Zurigo riuscire nel suo intento, non cambi rotta su Milano.